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Confronto Alfa Romeo Giulietta, Fiat Bravo e Lancia Delta
La nuova Alfa Romeo Giulietta ha già diviso il pubblico in due parti: chi la ama e chi la detesta. Tralasciamo i commenti positivi del primo gruppo e concentriamoci su quelli espressi dalla seconda categoria. Tra questi, dopo aver visto le foto della Giulietta, un gruppo numeroso la definisce come una Bravo ricarrozzata che si distingue dalla compatta torinese solo per il badge col Biscione incastonato nel frontale.
Per far capire se si tratta di un semplice ricarrozzamento o meno, facciamo entrare in gioco i numeri. L’Alfa Romeo Giulietta condivide solo con la Delta la misura della larghezza: 180 cm. Per il resto, la nuova compatta del Biscione è completamente diversa dalle cugine torinesi. E’ lunga 435 cm, uno in più della Bravo e 17 cm in meno rispetto alla Delta. Per quanto riguarda l’altezza, i 146 cm della nuova Giulietta la rendono più basse di quattro centimetri delle altre due compatte del gruppo. Invece, a conferma che la piattaforma C-Evo sia inedita rispetto a quella sfruttata per Bravo e Delta concorrono non solo le soluzioni tecniche specifiche come il sistema Q2 sull’avantreno che correda le sospensioni anteriori MacPherson e le sospensioni posteriori B-Link ma, anche, le misure: infatti, la Giulietta ha un passo di 263 cm, più grande di tre centimetri rispetto alla vettura Fiat e 7 cm in meno della Lancia. Le forme più compatte rispetto alla Delta, rendono la Giulietta un’auto votata alla sportività, elemento fondamentale del DNA di Alfa. L’Alfa Romeo Giulietta avrà pure un assetto differente dalle cugine torinesi e una massa più leggera nell’ordine di 50-60 kg a parità di motorizzazione. Anche per ciò che concerne i propulsori, la Giulietta si distinguerà da Bravo e Delta anche nell’offerta. Le tre compatte del Lingotto condivideranno solo due motori: il 1.4 TB da 120 CV e il 1.6 JTDm da 105 CV. Inoltre, la Giulietta disporrà anche del 1.4 TB MultiAir da 170 CV, più potente di 20 CV rispetto al 1.4 T-Jet da 150 CV, nonché del 1750 TBi da 235 CV della Quadrifoglio Verde, più potente di ben 35 CV rispetto al 1.8 Di T-Jet della Delta da 200 CV. Inoltre, l’erede della 147 porterà al debutto il 2.0 JTDm da 140 CV e la versione più potente da 170 CV avrà 5 CV rispetto al 2.0 MultiJet da 165 CV utilizzato su Fiat Bravo e Lancia Delta.
Le tre vetture italiane del segmento C differiranno tra loro anche per il target. La Giulietta mira a strappare clienti che attualmente viaggiano in Audi A3 Sportback, BMW Serie 1 5 porte, Seat Leon e Subaru Impreza. La Fiat Bravo continuerà la sua sfida ai brand generalisti che propongono le varie Ford Focus, Kia cee’d, Opel Astra, Peugeot 308, Renault Mégane, Toyota Auris e Volkswagen Golf, mentre la Lancia Delta si opporrà ad auto votate all’eleganza e alla versatilità come Citroen C4, Honda Civic, Hyundai i30, Mazda 3, Mercedes Classe B, Mitsubishi Lancer Sportback, Nissan Qashqai e Skoda Octavia. Infine, per quanto riguarda i prezzi, la nuova Alfa Romeo Giulietta avrà un listino che partirà dai 22.000 euro circa, vale a dire 6.000 euro in più della Bravo e un migliaio di euro in più rispetto alla Delta.
Confronto Alfa Romeo Giulietta, Audi A3 Sportback e BMW Serie 1
Dopo averla messa a confronto con Fiat Bravo e Lancia Delta, vediamo come l’Alfa Romeo Giulietta affronterà la diretta concorrenza, rappresentata da Audi A3 Sportback e BMW Serie 1 a 5 porte. La nuova compatta del Biscione potrà puntare fortemente sull’effetto novità, visto che le due tedesche sono entrambe sulla breccia dall’autunno del 2004. Però, Alfa Romeo non potrà adagiarsi sugli allori perché, già nel 2011, entreranno in commercio le nuove generazioni di A3 e Serie 1.
La Giulietta si presenterà con una carrozzeria più grande delle due concorrenti tedesche. Infatti, la compatta italiana è lunga 435 cm, 6 cm in più dell’A3 Sportback e 11 cm in più rispetto alla Serie 1. Inoltre, la nuova Giulietta presenta dimensioni maggiori anche in larghezza e in altezza: rispettivamente, 180 cm contro 177 e 175 cm; 146 cm contro 142 cm di entrambe le vetture. Invece, il passo di 263 cm è 5 cm più lungo rispetto ai 258 cm dell’A3 e 3 cm più corto della Serie 1. Ciò sta ad indicare che la Giulietta ha, molto probabilmente, un abitacolo più ampio delle sue dirette concorrenti. Per quanto riguarda il bagagliaio, l’erede della 147 ha una capacità di 350 litri, esattamente venti in meno della hatchback di Audi e venti in più della compatta di BMW. Tra le tre, vincerà chi offre la migliore versatilità.
Quando ad aprile verrà introdotta sul mercato, l’Alfa Romeo Giulietta offrirà una gamma di motorizzazioni abbastanza completa ed equilibrata. Il 1.4 TB da 120 CV andrà a competere con l’A3 1.4 TFSI da 125 CV e la 116i equipaggiata con il 1.6 da 122 CV. Invece, il 1.4 TB MultiAir da 170 CV rappresenterà un’ottima alternativa all’A3 1.8 TFSI da 160 CV e alla 120i mossa dal motore 2.0 con 170 CV di potenza. La filosofia del downsizing rende altamente efficiente anche il 1750 TBi da 235 CV rispetto al 2.0 TFSI da 200 CV dell’A3 e al propulsore 3.0 a 6 cilindri da 265 CV della BMW 130i.
Sul fronte dei diesel, c’è abbastanza equilibrio tra le offerte delle tre vetture. Il 1.6 JTDm da 105 CV compete ad armi pari con l’A3 1.6 TDI da 105 CV e la 116d con il 2.0 da 116 CV. Lo stesso dicasi per il 2.0 JTDm da 140 CV che si opporrà al 2.0 TDI da 140 CV della compatta di Audi e al 2.0 da 143 CV della 118d, nonché per il 2.0 JTDm da 170 CV che se la vedrà con l’A3 2.0 TDI da 170 CV e la BMW 120d da 177 CV. In sostanza, l’Alfa Romeo Giulietta sarà assente nella fascia bassa dove è presente l’Audi A3 con i piccoli 1.2 TFSI da 105 CV e 1.6 TDI da 90 CV. Invece, la Serie 1 è più attrezzata nella fascia intermedia con la 118i da 143 CV e, soprattutto, nel top di gamma con la 123d equipaggiata con il 2.0 Twin Turbo da 204 CV. A queste mancanze si potrebbe ovviare rendendo disponibili le unità a benzina 1.4 MultiAir da 105 CV e 1.4 TB MultiAir da 135 CV, nonché i diesel 1.6 JTDm da 90 CV e l’annunciato 2.0 JTDm TwinTurbo da 220 CV.
Inoltre, l’asso nella manica della nuova Giulietta potrebbe essere rappresentato dal prezzo. Indicativamente, il listino della nuova compatta di Alfa partirà da 22.000 euro circa, vale a dire ben 3.000 euro in meno di A3 Sportback e Serie 1 a 5 porte. Anche sulla disponibilità di versioni, la Giulietta offrirà una scelta abbastanza vasta, suddivisa in 5 livelli di allestimento che, molto probabilmente, dovrebbero essere i conosciuti Progression e Distinctive, con quest’ultimo offerto anche in abbinamento ai pacchetti Sport Pack e Premium Pack, mentre al top di gamma si porrà lo storico Quadrifoglio Verde. Invece, l’A3 Sportback è disponibile negli allestimenti Young Edition, Attraction, Ambiente e Ambition, mentre la gamma della Serie 1 è declinata negli allestimenti base, Eletta, Attiva, Futura e Msport.
In definitiva, l’Alfa Romeo Giulietta potrebbe avere la meglio sulle dirette concorrenti. Però, la clientela italiana potrebbe ancora essere attratta da Audi A3 e BMW Serie 1 perché sono disponibili in numerose varianti, mentre la Giulietta sarà offerta solo con carrozzeria a 5 porte e trazione anteriore. Molti estimatori del Biscione non accettano che la Giulietta del terzo millennio non abbia la trazione al retrotreno, particolare tecnico che BMW non ha messo in discussione nemmeno per la piccola di Casa. Audi, invece, dispone anche della A3 quattro a trazione integrale. La piattaforma C-Evo della nuova Giulietta si presta all’adozione delle 4 ruote motrici, ma al momento non ci sono piani di Alfa che vanno in questa direzione.
Infine, A3 Sportback e BMW Serie 1 hanno una propria famiglia alle spalle. Infatti, la compatta di Ingolstadt è disponibile anche nelle varianti a 3 porte e Cabriolet, nonché nella versione S3 ad alte prestazioni, mossa dal 2.0 TFSI da 265 CV. Invece, la piccola di Monaco di Baviera è offerta anche con carrozzeria a 3 porte e nelle varianti sportive Coupé e Cabrio. Per non parlare dei cambi sequenziali disponibili per quasi tutte le versioni delle vetture tedesche, mentre l’innovativo DDCT potrebbe solo essere abbinato all’Alfa Romeo Giulietta equipaggiata con i motori 1.4 TB a benzina.