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in questo topic si discuterà di tutto ciò che riguarda la MotoGP. ormai siamo quasi al termine della stagione agonistica ma non è mai troppo tardi per parlarne un po'.

potremmo iniziare da un argomento come l'addio al Sachsenring, infatti dal prossimo anno il Motomondiale farà tappa al Nurburgring o al Lausitzring e dal 2013 in Argentina.
L'ADAC, l'Automobil club tedesco, proprietario dell'impianto del Sachsenring ha detto stop: costi di gestione troppo alti (e richieste eccessive da parte di Dorna) e il GP di Germania dovrà trovare una nuova casa: si parla del Nurburgring e del Lausitzring. Il primo tracciato è un classico del mondo delle corse tedesco e ospita F1 e SBK, il secondo è moderno, ma sorge in una zona piuttosto decentrata e non è molto amato dai piloti che ci hanno corso.
In compenso, dall'altra parte del mondo arriva la notizia che, probabilmente dal 2013, la MotoGP arriverà in Argentina. E' stato recentemente siglato un accordo tra Dorna, Ministero del Turismo e il Governatore della provincia di Santiago del Este per iniziare i lavori di messa in sicurezza dell'impianto di Rio Hondo. Alla firma era presente anche il capo dello stato Argentino, signora Cristina de Kirchner.
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C'è ancora incertezza su chi guiderà la seconda Yamaha del team Tech3 la prossima stagione. Tutti pensano a Dovizioso e forse fanno bene, però c'è un altro pretendente, Josh Hayes, campione AMA con la Yamaha. In realtà si tratta di un "Carosello" messo in scena per lo sponsor Monster che sovvenziona la squadra e buona parte dell'attività agonistica Yamaha.

Infatti Hayes girerà con la M1 800 per un'uscita promozionale a Valencia dopo il GP. In sella alla Moto2 del team (quella di Bradley Smith) dovrebbe salire Melissa Paris, valido pilota e moglie di Hayes. Fossi in Poncharal, proprietario del team, inizierei a stringere con Dovizioso per la prossima stagione.
Tra l'altro la Yamaha guadagnerebbe un pilota molto addentro ai segreti della Honda e abile nel collaudo, "mestiere" che non riesce molto bene a Spies e Lorenzo.
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Paul Bird, team manager Kawasaki in Superbike è attivo per finalizzare un progetto che potrebbe portare una moto con propulsore Aprilia al via della prossima stagione MotoGp.
Dall'Aprilia l'ingegner Gigi Dall'Igna fa capire che c'è interesse per il progetto (che comprende anche le specifiche per realizzare il telaio), ma per ora nessun nome certo. Naturalmente non si parla di piloti, ma ricordiamoci che John Hopkins è ancora libero…
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Rossi dà un ultimatum alla Ducati

"Ho ancora un anno di contratto, e poi non sono uno di quelli che si arrende così presto, c'è ancora tempo per migliorare. Poi, se l'anno prossimo i risultati non dovessero arrivare, beh, certo, allora sarà il caso di prendere delle decisioni.
Ho ancora un anno di contratto con la Ducati, e poi non sono uno di quelli che si arrende così presto, c'è ancora tempo per migliorare. Abbiamo ancora qualcosa da far vedere. Poi, se l'anno prossimo i risultati non dovessero arrivare, beh, certo, allora sarà il caso di prendere delle decisioni"
.

La mette giù bene alla casa di Borgo Panigale Valentino Rossi, ma le sue sono prove tecniche di divorzio dalla Rossa. il centauro di Tavullia, a secco di vittorie da più di un anno e mai a segno con la moto italiana, fotografa il suo momento e di fatto chiude già il bilancio di un campionato quasi fallimentare alla vigilia del weekend del Gp d'Australia a Phillip Island.

"Non credo che si possa vincere da qui alla fine della stagione, ma sicuramente potranno arrivare indicazioni importanti, soprattutto a Sepang e a Valencia, dove avevamo già provato in inverno, lì potremo vedere se e quali sono stati i progressi di quest'anno" concede un'ultima chance stagionale al suo "pacchetto" il Dottore, che ormai però ripone tutte le sue speranze nel campionato 2012, quello dell'avvento delle 1000cc.
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ecco, ci siamo, anche i piloti della MotoGP si divertono a infiammare i gossip.

Valentino Rossi dalla sala stampa di Phillip Island rassicura i fan della Ducati dichiarando che resterà ancora un anno. "Non divorzio, sarebbe arrendersi troppo in fretta. Certo che se il prossimo anno dovesse continuare così, ci penserò".
mi preme ricordare che Rossi ha un contratto robusto, circa 15 milioni a stagione per correre con la Ducati anche nel 2012. D'altronde, alternative non se ne vedono sia per lui, che ha indubbiamente perso valore commerciale, che per la Ducati che ormai attrae poco i top rider. Ci vorrebbe una vittoria, quella che non si è ancora vista in questa stagione…

Per Casey c'è l'obiettivo della quinta vittoria consecutiva a Phillip Island, quella che spianerebbe la strada al titolo mondiale.
"Ho poche speranze di portare a casa il titolo qui, dovrei vincere ma a Jorge basterebbe il quarto posto. Non devo pensare a questo, devo vincere, ciò che non sono riuscito a fare in Giappone, poi si vedrà. Ho vinto quattro volte con la Ducati, adesso vorrei farlo con la Honda. Con loro siamo solo all'inizio dell'avventura e farlo vincendo sarebbe ottimo".

Jorge Lorenzo come sempre tiene i toni bassi, Simoncelli ricorda che il suo obiettivo "è il podio", mentre Hayden mette ordine in casa Ducati: "Abbiamo avuto molte opzioni tecniche, forse troppe e questo ci ha confuso".

Da tutta la Ducati arriva la smentita al fatto che Rossi abbia usato un telaio "deltabox" ad Aragon. "La struttura è aperta e il forcellone è imperniato sul cambio", dicono Guareschi, Rossi e Hayden. Quindi ne prendiamo atto: la Ducati usa un doppio trave aperto in alluminio... :humm: :humm: :humm:

sarà vero? boh, staremo a vedere...
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Benny Q4
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non se ne sta capendo nulla :doh:
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Casey Stoner vince, in Australia, il suo secondo titolo mondiale Moto-GP.
Gara (nona vittoria di stagione) e titolo mondiale: niente male come festa di compleanno!

Con Stoner sul podio ci vanno Simoncelli, determinatissimo, e Dovizioso che precede Pedrosa. Il resto? Beh, chi l'ha visto? La Yamaha non parte per i problemi fisici di Lorenzo che si è maciullato un dito cadendo nel warm up e Spies rintronato per una botta in prova. La Suzuki fa la gara più bella della stagione ma cade. La Ducati salva l'onore con Hayden e assaggia l'asfalto cadendo.
Si parte, ma in pochi. Crutchlow fa spegnere la moto, la fanno ripartire al volo e viene data partenza ad un attimo dal semaforo rosso. I piloti non si impaperano e Stoner va in testa seguito da uno strepitoso Hayden. Ma si capisce subito che la gara è finita, almeno per il primo posto. Si vede anche un gran Simoncelli e la Honda che giganteggia con i poker dopo pochi giri.
Valentino attacca e sorpassa Bautista (Suzuki): un metro, poi l'avantreno si chiude e Rossi va a terra, game over: é la prova che il pilota non sarà al 100%, ma la moto non permette di più. anche l'attacco alla Suzuki diventa un'impresa. E contro la Honda e Stoner il pacchetto Ducati è davvero poca roba.

A fine gara arriva la prova che è l'anno di Stoner: a tre giri dalla fine inizia a piovere, la pista diventa ghiaccio e Stoner prende un'imbarcata ma resta in piedi mentre altri (Bautista, Crutchlow e Abraham) cadono. Hayden e Capirossi cambiano la moto uscendo con le rain, ma non varia nulla ai fini del risultato.

Gran bel duello tra Simoncelli che fulmina sul traguardo Dovizioso: sono loro che completano il podio. A seguire Pedrosa, Edwards, De Puniet, Elias, Capirossi e Abraham.
Nove al traguardo, come le vittorie di Stoner in stagione. Molte per un pilota, poche per una vera griglia mondiale.
W Stoner, re del mondiale, un ragazzo di 26 anni che ha chiuso la partita e si conferma il più grande pilota dell'era della 800.

Cosa cambia tra questo mondiale e quello del 2007 con la Ducati? secondo me una cosa fondamentale: che in Ducati tutti credevano che Stoner avesse vinto grazie alla moto e quindi non avevano fiducia in lui e quando proprio il team non ha fiducia nel pilota che si iniziano a presentare delle inevitabili spaccature che al risultato di oggi della Ducati e di Stoner fanno sicuramente capire che la moto non c'è e di brutto e l'australiano invece vince per forza, carattere, bravura, coraggio...

ora che il mondiale è ben delineato si possono tirare le somme e capire il vero valore di una moto che seppur guidata da Valentino (non me ne voglia TuryDesmo, ma 9 titoli mondiali non sono alla portata di tutti) ha fatto un fiasco clamoroso e uno Stoner che era andato prima psicologicamente in panne per via del team che non gli dava fiducia e Rossi che lo martellava e poi riesce ad emergere grazie ad un team compatto che gli è stato vicino nei momenti difficili, una moto, la Honda, molto competitiva e anche la fortuna di un Rossi fuori dai giochi.

Cos'ha in più Stoner? E' veloce, vince, fa le pole, la differenza lui la fa aprendo prima il gas, soprattutto nei curvoni. Vedendo la sua telemetria è chiaro che lui è un interprete eccezionale di questa moto.

ne sintetizzo un ritratto:

In griglia c'è la moglie, l'inseparabile Adriana, che gli tiene una mano appoggiata su una chiappa. Non pensate male, è il modo in cui i due mantengono un contatto empatico sino a pochi istanti dal via. Casey ha smentito chi dice che il pilota che si sposa è destinato ad andare piano. La moglie, sua antenna di contatto con il mondo, tiene calmo e positivo quel ragazzo troppo nervoso cresciuto a latte, biscotti e gare in moto. La competizione è una droga che ti mangia da dentro, uno stress a volte benefico, ma che "mangia" le persone, soprattutto i piloti.

Stoner fatica a reggerlo, lo abbiamo visto altre volte cedere, come nel 2009 ad esempio. Stoner non è un animale da spettacolo, anzi si rapporta con poche persone. La moglie soprattutto, il padre, la madre, un addetto dell'Alpine Stars (il suo fornitore di tuta e stivali) e la sua squadra. Era con lui alla Ducati, li ha portati alla Honda, dove è stato traghettato da Livio Suppo, l'uomo che con Alberto Puig e Lucio Cecchinello ha cambiato la vita di Casey. Puig lo portò in Europa, Cecchinello fece di lui un pilota (e in cambio Stoner lo fece smettere di correre, confrontando le prestazioni sul giro), mentre Suppo è il manager che lo ha fatto grande. Prima alla Ducati, poi alla Honda.
Con Stoner non si parla per giorni, ma quando si decide non si torna indietro. Un australiano di 26 anni, timido e taciturno, con un ranch da 1600 vacche, la passione per la caccia e la pesca, che non ama i talk show ma la concretezza.
E per essere concreti, ecco le sue doti:

- E' veloce, sempre e in fretta
- Si adatta alla moto in un attimo
- Fa dei traversi da paura
- Non ha tattica, cerca di vincere.
- Il resto lo lascia agli altri. Spesso solo briciole.

Rossi non gira attorno al problema e dichiara alla TV: "E' stato un week-end duro ma stavo facendo una gara meno peggio del solito e pensavo di ottenere un risultato onorevole. All'inizio non avevo un gran ritmo, poi ho iniziato ad andare bene, più forte di Bautista e Hayden. Passato Nicky, ho attaccato Bautista, ma con calma, ma appena l'ho passato, sono caduto. Non so perché ma si è chiusa davanti. Non ero certo al limite, forse ho cercato di girare più stretto di mezzo metro. Si vede che lei (la Ducati) non vuol fare i sorpassi. Ripeto è una caduta senza senso in un "sorpassino". Guido al 70% delle mie possibilità perché sul davanti non mi fido. Sono caduto 11 volte quest'anno, è frustrante".
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Non ero certo al limite, forse ho cercato di girare più stretto di mezzo metro. Si vede che lei (la Ducati) non vuol fare i sorpassi. Ripeto è una caduta senza senso in un "sorpassino". Guido al 70% delle mie possibilità perché sul davanti non mi fido. Sono caduto 11 volte quest'anno, è frustrante".
Per questa frase qui, se io fossi la Ducati, lo avrei già mandato a casa il dottore. Si vede che gli sta incominciando a mancare il terreno da sotto i piedi, sta dando tutta la colpa alla moto per salvarsi la faccia, ha paura che anche gli altri team perdano la fiducia in lui ritrovandosi così in pensione prima del tempo.
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Benny Q4
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Ma è troppo anomalo che il davanti vada via cosi facile,potrà essere anche colpa sua....pero da quel che vedo in rettilineo è "ferma" e in curva non curva,io prima di dare un giudizio a lui aspetto l'anno prossimo e poi si vedrà cosa succede .
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Re: MotoGP

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Benny Q4 ha scritto:Ma è troppo anomalo che il davanti vada via cosi facile,potrà essere anche colpa sua....pero da quel che vedo in rettilineo è "ferma" e in curva non curva,io prima di dare un giudizio a lui aspetto l'anno prossimo e poi si vedrà cosa succede .
ti straquoto! :ya:

una piega del genere non è così estrema: se vedete alcune foto mie e le confrontate, io piego di più rispetto alla piega fatta da lui prima di cadere. con questo non voglio affatto dire che io sono un campione, ma che se uno come Valentino arriva a terra così facilmente quando un signor nessuno come me piega di più, il problema non sta nel pilota ma nella moto, e potrei anche azzardare una spiegazione.
provate a seguirmi e se non mi spiego bene ditemelo.
innanzitutto dimenticate tutte le nozioni della sospensione automobilistica e azzerate i parametri.
nell'auto abbiamo le molle con un loro "rigidità elastica", e l'ammortizzatore con la sua brava taratura specifica in base al peso del motore, della potenza e di tutti i parametri che voi sapete bene.

nella moto non funziona così.

abbiamo le molle, la cui regolazione esterna si chiama "precarico". tutte le moto escono di casa con molle generiche, progettate per un peso medio DEL PILOTA! di 75 kg. prima ancora però di tenere conto del peso del pilota c'è un fattore da non trascurare chiamato "SAG". il sag è la regolazione statica della sospensione e si distingue in due tipi: sag rider e sag race. in pratica è la regolazione statica della sospensione della moto con e senza pilota in sella, senza i piedi poggiati a terra e senza cavalletto (in sostanza va regolato in tre: uno sulla moto, uno che la tiene dritta e l'altro che effettua la regolazione). questa regolazione va effettuata sia al posteriore che all'anteriore e il risultato deve essere un perfetto equilibrio fra la massa della moto, del pilota e il sag anteriore e posteriore. e siamo solo sulle molle!

passiamo all'idraulica. abbiamo la "compressione" e l'estensione" che varia in funzione della pista, dello stile di guida, del peso del pilota, della temperatura esterna, insomma da tanti, troppi fattori. al posteriore la cosa è ancora più complicata perchè abbiamo anche la regolazione delle alte e delle basse velocità (intese come alte e basse velocità di escursione dello stelo in base al tracciato e in base alla potenza scaricata a terra dalla ruota posteriore). poi esiste ancora l'angolatura del cannotto di sterzo e tanto altro. tutte regolazioni che giocano col filo del millimetro e di una vite di regolazione ruotata anche di un solo ottavo di giro.

scusatemi per essermi dilungato un po', ma con questo ho voluto dire che se già uno come Maskuel può trovare delle sostanziose differenze tra una pista e l'altra, una temperatura diversa ecc, figuriamoci un pilota di Moto-GP. e qui ne viene fuori la bravura del pilota a trasmettere le proprie impressioni ai meccanici e a loro nel saperle interpretare.

una corretta sospensione è il perfetto equilibrio di tutte le forze e le masse in gioco. una sospensione regolata male fa sì che la gomma non entri in temperatura come dovrebbe o come a volte capita, che invece innalzi la temperatura eccessivamente causandone lo "strappo".

ebbene, se i settaggi non sono fatti a dovere e se a monte ci si trova ad avere a che fare con un mezzo che è in continua mutazione, la confusione aumenta e ci si trova, in moto, inevitabilmente a terra. se la sospensione non "collabora" l'unico elemento che fa da ammortizzatore è la gomma stessa, con le ovvie conseguenze che avete visto.
ecco perchè Valentino lamenta problemi di poco feeling con l'anteriore. egli ha un telaio che è diventato un ibrido fra il modello jap e quello italiano, ha un motore continuamente spostato di baricentro, ha pesi e misure che di volta in volta non sono mai a posto: con un "sorpassino" come quello lì, che avrebbe potuto fare anche mia madre, e si ritrova a terra senza neanche aspettarselo, mi pare alquanto logico che ormai guida sulle uova. :nzz:

che Rossi cominci ad accusare il peso degli anni e che non sia più fresco e pazzotico come una volta è vero, ma darlo per spacciato mi sembra esagerato.

io parlo da pilota amatoriale e credetemi che a volte si impazzisce dietro le regolazioni. a Racalmuto, in base alla temperatura esterna a volte mi ritrovo a dover rifare le regolazioni...
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Re: MotoGP

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manca solo la conferma ufficiale ma sulla moto di Colin Edwards, infortunato e fuori dalla pista per un mese, ci sarà Josh Hayes, pilota che corre nell'AMA Superbike.
Hayes in ogni caso sarebbe venuto a Valencia per effettuare qualche giro sulla Yamaha M1 come premio da parte dello sponsor Monster.
diversa è la situazione del team Yamaha ufficiale che ha una posizione chiara: se Jorge Lorenzo non sarà in grado di correre domenica non effettuerà neppure i test dell'8 e 9 con la nuova 1000 Yamaha.

ritornando a Colin Edwards nessuna frattura ai polsi come si era detto in un primo tempo ma lesione alla cartilagine nella zona alta dell'omero sinistro oltre a piccole fratture dello stesso osso, riportate nell'urto con Simoncelli.
Colin verrà operato martedì prossimo per ricostruire e ancorare all'osso la cartilagine e starà fuori per un mese.
nel frattempo la Yamaha sta cercando sostituti per la gara e i test di Valencia.
Jorge Lorenzo non correrà ma sarà in pista martedì, mentre Ben Spies non si è ancora del tutto ripreso dagli infortuni nelle ultime due gare, quindi c'è molta incertezza su chi potrà salire sulle M1.
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Finita la stagione 2011 di motogp con il trionfo di Crazy Stoner ci si tuffa già nella stagione 2012 quella che vedrà passare le motogp dalle 800cc a 1000cc.
Oggi si sono svolte le prime prove con le 1000 sono scesi in pista tutti i piloti della MotoGP ad eccezione di Nicky Hayden e Alvaro Bautista. Il sole ha scaldato la pista e asciugato l’asfalto che questa mattina era ancora molto umido in molte parti. Fra gli ultimi a scendere in pista ma subito i più veloci, sono stati i due piloti Honda Casey Stoner e Dani Pedrosa, con l’australiano in cima alla lista dei tempi prima della pausa per il pranzo. Il miglior crono del campione del mondo è di 1’32.876, un secondo tondo dal tempo che gli è valso la pole position sabato.
Alle spalle della coppia HRC Ben Spies, che ha inanellato già 42 giri e soffre meno di un secondo di ritardo da Casey. Quarto Valentino Rossi sulla Ducati con il telaio perimetrale, solo quattro decimi più lento del tempo in qualifica con l’800 nel Gran Premio del fine settimana ancora trascorso. Anche Stefan Bradl ha provato, con la Honda RC212V del team LCR.
Questa la classifica dei tempi:

1. Casey Stoner (Honda) 1’32.876 (giri 11/12 )
2. Dani Pedrosa (Honda) 1’32.939 (giri 12/17)
3. Ben Spies (Yamaha) 1’33.492 (giri 41/42 )
4. Valentino Rossi (Ducati) 1’33.857 (giri 25/26 )
5. Cal Crutchlow (Yamaha) 1’34.754 (giri 36/39 )
6. Andrea Dovizioso (Yamaha) 1’34.790 (giri 15/16)
7. Karel Abraham (Ducati) 1’34.840 (giri 26/27)
8. Hector Barbera (Ducati) 1’35.052 (giri 14/ 21)
9. Stefan Bradl (Honda 800) 1’35.592 (giri 20/22 )
10. Akiyoshi Kosuki (Honda) 1’37.475 (giri 3/5 )
11. Ivan Silva (Inmotec) 1’38.074 (giri 23/25)
12. Carmelo Morales (Suter-BMW Laglisse)1’39.100 (giri 13/14 )
13. Gianluca Nannelli (Gapam-BMW) 1’42.970 (giri 7/8 )
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Re: MotoGP

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La MotoGP, dopo soltanto una giornata di test all’Autodromo Ricardo Tormo di Valencia, ha scoperto un nuovo “campioncino”. Stefan Bradl, laureatosi domenica (anzi, sabato per il forfait di Marc Marquez) Campione del Mondo Moto2 con la KALEX del Kiefer Racing, ha impressionato all’esordio in sella alla Honda RC212V 800cc del team LCR di Lucio Cecchinello.
Premiato dalla HRC con questo test per la meritata conquista del titolo nella middle class, il tedesco figlio d’arte già Campione del CEV 125 2007 ci ha messo pochi giri a trovare il feeling con la MotoGP, tanto da spiccare poco prima dell’interruzione delle prove un significativo 1’34″330, 9° assoluto nella classifica dei tempi a 2″1 dalla coppia Pedrosa-Stoner di testa con la nuova Honda RC213V ufficiale 1000cc.
Tanto per chiarire il potenziale del buon Stefan, è doveroso confrontare questa performance (seppur con condizioni climatiche diverse) con l’1’34.680 conseguito Toni Elias sabato scorso nelle qualifiche ufficiali con la stessa moto e team, il tutto dopo soli 62 giri in sella ad una MotoGP.
Insomma, doveva esser soltanto un “test premio”, ma come si suol dire in questi casi “da cosa nasce cosa”..
Entro il prossimo fine settimana si conoscerà il destino di Suzuki nella MotoGP. Nel frattempo la compagine capeggiata Paul Denning, perso (o poco ci manca) Alvaro Bautista verso altri lidi, ha deciso di affidare oggi all’Autodromo Ricardo Tormo di Valencia la Suzuki GSV-R 800cc a Randy De Puniet, pilota di comprovata esperienza nella top class dove ha già corso con Kawasaki, LCR Honda e, quest’anno, con Ducati Pramac.
Il pilota francese, con soli 55 giri del Ricardo Tormo percorsi, è riuscito a sorprendere gli addetti ai lavori: quarto riferimento cronometrico assoluto in 1’33″544, distante sì dalla coppia Repsol Honda di testa, ma una performance di spessore considerata la disponibilità di una “vecchia” 800cc…
“Sono molto soddisfatto del lavoro che abbiamo svolto e desidero ringraziare il team Rizla Suzuki per questa opportunità. Un’ora prima di questo test non sapevo nemmeno di dover provare la Suzuki, così ho dovuto preparare in fretta la tuta rimuovendo i vecchi sponsor, ma ne è valsa la pena!
Con pochi giri siamo riusciti a spiccare un buon riferimento cronometrico, con la squadra mi sono trovato bene e la GSV-R è una moto con la quale mi sono trovato subito a mio agio, mi è piaciuta un sacco. Mi piacerebbe tanto correre anche il prossimo anno, ma non sono io che decido: di sicuro con questo test abbiamo dimostrato che possiamo ben figurare“.
Paul Denning, in attesa di risposte definitive dai vertici di Hamamatsu, si è detto molto soddisfatto del rendimento di Randy De Puniet, aspettando di ricevere buone nuove dal Giappone.
La Suzuki ha annunciato con rammarico il divorzio con Alvaro Bautista. Un annuncio atteso visto che ieri sulla moto di Hamamatsu era salito Randy De Puniet.
Bautista aveva firmato con la Suzuki all'inizio della stagione 2010, debuttando in Qatar. Durante le due due stagioni con la Suzuki ha mostrato progressi costanti e nel 2011, dopo una stagione alfianco di Loris Capirossi, è stato l'unico pilota della squadra.
A questo punto la palla passa alla Suzuki.
Carmelo Ezpeleta sta cercando di tenerla nel motomondiale, per non perdere un'altra moto.
Il candidato ideale per guidare la GSV-R è Randy De Puniet, pilota aggressivo, passaporto francese (conta anche questo). Nobuatsu Aoki ha iniziato i test della 1000 in Giappone, ma pare che la nuova moto non possa essere pronta prima del Gran Premio di Brno.
Un male minore per il boss della Dorna, che ormai è in precipitosa ritirata. Gli argini infatti si sono rotti e l'unica salvezza della ex Classe Regina è rappresentata dall'arrivo delle CRT - brutto nome, a proposito, cambiamolo! - che per il momento però sono dei fantasmi vaganti per la pista.
Sei secondi di distacco non sarebbero niente, se non fosse che alcuni dei migliori, Casey Stoner in testa, si sono già lamentati del pericolo rappresentato non solo da moto più lente, ma soprattutto da piloti inesperti ed inadeguati.
E adesso aspettiamo il quasi inevitabile annuncio del passaggio di Alvaro alla Honda nel team San Carlo Gresini sulla Honda che è stata di Marco Simoncelli
Bhe come si dice impazza il fanta mercato motogp 2012
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Che ricordo ha Stoner di Ducati?
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Ciao ragazzi appassionati di tutto ciò che riguarda il mondo delle due ruote. Stamane come di consueto stavo smanettando sul web in cerca di qualcosa che potesse attirare la mia attenzione ed ho trovato un articolo, pubblicato sul sito MOTO.IT, dove ad alcuni piloti della motogp è stata posta una domanda che secondo me sa anche di provocazione: Stoner ricorderà la Ducati come la moto che gli ha fatto vincere un titolo mondiale o come quella che gliene ha fatti perdere due? .
A mio parere Stoner ricorderà la Ducati come la moto che gli ha permesso di stra vincere quel mondiale, perchè nel 2007 la Ducati era un mix vincente di motore (il più potente del circus), velocità (come non ricordare i circa 10/15 kmh in più della concorrenza), affidabilità (gomme bridgestone che in più di una volta gli hanno permesso di osare piu del dovuto mentre i gommati micheline soffrivano di consumi troppo prematuri). Ma è anche vero che la Ducati ricorderà Stoner come l'unico pilota, almeno fino a ora, a farla al massimo anche quando non era molto competitiva e se nel 2008 e nel 2009 ha perso i due titoli mondiali o comunque non ha potuto lottare fino alla fine per il titolo è stato per colpa sua. Ricordate le cadute, ahimè perdonatemi ma non ricordo le gare, quando in più di una occasione aveva già 10 secondi di vantaggio dopo 5 giri perchè voleva spingere al massimo per umiliare Rossi? Bene il risultato steso per terra. Oppure ricordate Lagunaseca il sorpasso di Rossi? Subito dopo bohm Stoner a terra per la troppa fretta di rendergli il ben servito. E poi c'è stata la telenovela della sua presunta anemia, il non saper reggere allo stress. Quindi, sempre a mio modestissimo parere, non è la Ducati ad aver fatto perdere due mondiali a Stoner ma forse Stoner non è stato in grado di amministrare la gara o di accontentarsi di un piazzamento e di guadagnare punti mondiali.
Io ho pensato "Bhe ancora è giovane ed inesperto e come tutti i giovani ha troppa foga e troppa voglia di fare tutto bene e subito". In effetti quest'anno sembra molto maturato infatti in molte gare invece di rimanere senza nulla si è accontentato di qualche piazzamento. Ovviamente staremo a vedere il prox anno.
Come detto questo è il mio pensiero magari anche influenzato da un po di campanilismo visto il mio essere ducatista nel midollo osseo, ma la stessa domanda è stata posta anche a coloro che animano il circus della motogp, ed ecco come hanno risposto:

- Loris Capirossi: “Stoner deve avere rispetto per la Ducati, che l’ha ingaggiato quando era uno dei tanti e l’ha fatto diventare campione del mondo. Quindi la ricorderà come la moto che gli ha permesso di conquistare un titolo”.

- Fausto Gresini: “La ricorderà come la Casa che gli ha fatto vincere un mondiale, con la quale è
esploso in MotoGP. In Ducati non l’hanno trattenuto con la pistola puntata alla tempia, ma è stato lui a scegliere di rimanere lì per tanti anni: evidentemente, la moto gli andava bene”.

- Mick Doohan: “Sicuramente come la moto che gli ha fatto perdere dei mondiali. Nelle ultime due stagioni, Casey era stato abbastanza inconsistente, ma era sempre stato velocissimo, mentre per i suoi compagni di squadra era difficilissimo solo avvicinare i suoi tempi. Con la Honda, sicuramente più facile, ha dimostrato di essere anche costante: con la Ducati ha vinto, ma con un’altra moto avrebbe potuto vincere di più”.

- Loris Reggiani: “Ricorderà la Ducati come la moto che gli ha fatto perdere dei mondiali, semplicemente perché tutti i piloti pensano ai titoli persi prima che a quelli vinti: Loris Capirossi, quando a Misano ha annunciato il suo ritiro, la prima cosa che ha detto è stata: “Potevo conquistare almeno un paio di titoli in più”.

- Andrea Dovizioso: “La ricorderà per entrambi i motivi, perché quello che Stoner è riuscito a fare nel 2007 con la Ducati non l’avrebbe fatto con un’altra moto; per quanto visto quest’anno, nel 2008, 2009 e 2010 avrebbe potuto essere più competitivo, anche se, naturalmente, non significa che avrebbe conquistato altri tre titoli”.

- Livio Suppo: “Ricorderà la Ducati come la moto che l’ha portato a vincere un mondiale e a essere quello che è adesso. Senza nessun rimpianto”.

- Alex Criville: “E’ stato l’unico a vincere con la Ducati, l’unico a guidarla. Non so se con un’altra moto avrebbe conquistato più titoli, sicuramente sarebbe stato più vicino in campionato”.

- Franco Uncini: “Credo che la Ducati sia andata in calando e, probabilmente, negli ultimi anni Stoner non aveva più la moto per lottare per il mondiale. La Desmosedici, comunque, per lui era una moto perfetta, quindi non credo abbia troppe recriminazioni”.

- Bruno Leoni (capotecnico di Stoner): “Assolutamente come la moto che gli ha fatto vincere il mondiale. Certamente avrà qualche rammarico e aveva bisogno di cambiare, di nuovi stimoli. Anche la Ducati adesso li ha…”.

- Cristian Gabarrini (ingegnere di pista di Stoner): “Sicuramente come la moto che gli ha fatto vincere un mondiale: anche perché era il primo e il primo, si sa, non si scorda mai”.

- Carlo Pernat: “Come la moto che ha tentato di rovinarlo psicologicamente, perché oggi abbiamo capito che tante cadute, in passato imputate a lui, in realtà erano dovute alla Ducati. Diciamo che al 50% la ricorderà come la moto che gli ha fatto vincere un mondiale e al 50% come quella che gli ha fatto perdere sicurezza”.

Queste le opinioni degli addetti ai lavori del paddock, adesso giro la domanda a voi amici del SAC ma come è mia consuetudine fare con l'aggiunta di un po di polemica. Secondo voi Stoner ricorderà la Ducati come la moto che gli ha fatto vincere un mondiale o come quella che gliene ha fatti perdere due? E la Ducati ricorderà Stoner come il pilota che gli ha fatto vincere un mondiale o come quello che gli ha fatto perdere la strada dello sviluppo?
Io ho già risposto ma vi rinfresco la memoria a mio parere entrambi avranno uno dell'altro un ricordo agro/dolce, per la serie hanno vinto insieme e hanno perso insieme secondo me non è stata colpa ne della moto ne del pilota forse insieme erano belli, forti, veloci, vincenti e inesperti. Questo è il mio parere adesso tocca a voi esprimere le vostre opinioni.
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bel post :clap: : risponderò a breve.

prima voglio dare questo comunicato:

Paolo Simoncelli, il padre di Marco, potrebbe restare nel motociclismo continuando a portare il ricordo del figlio, magari nel ruolo di talent scout di giovani piloti.
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Maskuel ha scritto:bel post :clap: : risponderò a breve.

prima voglio dare questo comunicato:

Paolo Simoncelli, il padre di Marco, potrebbe restare nel motociclismo continuando a portare il ricordo del figlio, magari nel ruolo di talent scout di giovani piloti.
Questa è una gran bella notizia, non l'avevo letta altrimenti l'avrei postata subito. Sic nel cuore
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Re: MotoGP

Messaggio da leggere da Maskuel »

non sto più trovando tanto tempo per scrivere per cui stavolta sarò sintetico:

secondo me Stoner e Ducati hanno fatto binomio e pur non essendo un ducatista come ben sai, tuttavia l'associazione Ducati-Stoner è come dire automatica quindi penso che Stoner la ricorderà come la moto che gli ha fatto vincere il mondiale.

non credo molto alla leggenda che i piloti ricordano più ciò che avrebbero potuto fare che non ciò che hanno realmente fatto. non ci credo proprio. è una filosofia da perdente. è per questo che io vivo la mia vita così: per non dover rimpiangere un giorno di non aver fatto e se la penso così io figuriamoci loro che hanno nel loro team psicologi e motivatori.

a proposito: dal prossimo anno anche io avrò il mio motivatore, vero Ture? :fifi: lo so che la Gixxer non te gusta ma tu fallo per me: lascia stare la moto.
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Maskuel ha scritto:a proposito: dal prossimo anno anche io avrò il mio motivatore, vero Ture? :fifi: lo so che la Gixxer non te gusta ma tu fallo per me: lascia stare la moto.

Bhe l'amore per la ducati non si discute, ma l'amicizia è un altra cosa tu mi hai proposto per gioco di seguirti nelle tue prove in pista o chissà in qualche campionato regionale e bene io la cosa l'ho presa seriamente ti seguirò e farò il tifo per te e poi chissà magari un giorno poggerai il tuo culetto su un bel bicilindrico.
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visto che per ora il campionato Motogp è concluso ti rispondo qui senza rischiare di andare OT:
desmocek ha scritto:poi chissà magari un giorno poggerai il tuo culetto su un bel bicilindrico.
e qui scatta la confessione:

devi sapere Amico mio che ho avuto la possibilità/fortuna/occasione di provare in pista, a Racalmuto, tutte le Ducati in un sol colpo, quindi ho posato il mio culetto non su una ma bensì su tutta la gamma Ducati e ti riporto parte di uno scambio di mail tra me ed uno che con la Ducati ha vinto un open e un europeo, ovvero il mio maestro di guida in pista.


Ciao Barry,
>sabato proverò a Racalmuto la gamma Ducati in configurazione Trofeo: visto che sono moto che conosci bene e con le quale fai i campionati, devo sapere qualcosa prima di cavalcare le "bestie"? hai qualche consiglio da darmi quanto a reattività di motore, potenza frenante, stabilità in curva ecc ecc? sai, mi piacerebbe andarci preparato...
ovviamente poi ti racconto!
ti abbraccio!
Manuel

p.s.: ci vediamo al circuito di Adria e poi a Monza con la mia fedele Giapponesina!

Risposta:

Ciao Bastardissimo!

rubo un po di tempo al mio lavoraccio per risponderti (ieri ho finalmente avuto il mio giorno di svago e devo dire che è stato magnifico: la Speed Control mi ha offerto un corso di guida su ghiaccio con la SUBARU) e la prima cosa che ti dico è che ti troverai su di una moto con caratterische totalmente diverse dalla tua; innanzitutto già salendo la troverai molto più stretta, quindi cerca subito da fermo di assestare la tua posizione di guida prima di partire, prova sul cavalletto tutte le posizioni che assumerai poi in guida.

Di consigli non ne ho tantissimi, ma ricordati che questa moto ha un inserimento molto più rapido in ingresso curva, quindi i primi giri "misurala". Inoltre se all'inizio ti potrebbe sembrare meno stabile della tua, vedrai che appena riesci a farla"correre" in realtà è un binario. Dosa bene i pesi e ricordati che anche il comportamento del motore è molto diverso dal tuo: lo troverai credo meno potente del tuo, ma in realtà ha molto più "tiro" e ti permette di uscire molto meglio dalle curve perchè non dà schioppettate. Inoltre vedrai che puoi permetterti staccate che con altre moto non sarebbero così facili, attenzione però che a differenza del 4 cilindri, il due ha molto più freno motore: dai delle sgasate mentre freni per tenerlo su di giri e vedrai che numeri.
Per il resto non ho molto da aggiungere, non è così facile dare dei consigli a distanza, ma se tieni presente le regole base che ti avevo insegnato in pista durante i corsi, non troverai grosse difficoltà.

Ricordati di rimanere "morbido" e non concentrarti troppo, stai rilassato e vedrai che ci prendi confindenza subito.. a presto!

Maestro,
[...]
come ben sai, ho provato tutte le più famose DUCATI e la prima peculiarità che mi viene in mente è: CARATTERE! sì, hanno un carattere tutto particolare, forte, robusto e violento nelle staccate; docile e maneggevole in piega, intuitivo e corretto in uscita di curva. [...] la 749 la credevo meglio ma in piega ballava molto l'anteriore e il feeling con l'asfalto era pressocchè assente. [...] la 1098 invece è stata quella più divertente: tutte le curve col ginocchio a terra e gas aperto; molto più comunicativa. insomma, ci vogliono le pa**e per guidarle!

qualcuno dell'organizzazione ha notato che in staccata davo delle belle sgasate e mi ha chiesto il perchè: ho risposto che me lo avevi detto tu di fare così con le Ducati e quando gli ho detto il tuo nome mi hanno risposto "conosci quel bastardo di Barry? ora capisco perchè guidi così!" ovviamente il tutto con tono simpatico! ho chiesto se non era corretto guidarle a quel modo e lui mi ha detto che invece è il modo più corretto per sfruttarle al meglio. chi sono i tizi in questione?! quelli del team Ducati di Roma. uno in particolare, tale ***, sostiene di conoscerti bene. ha notato che possiedo una japan perchè butto tre marce in staccata una dietro l'altra. :doh: [...]


ora che mi dici Ture? motociclisticamente parlando ti sono più simpatico? :flower:
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Re: MotoGP

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Io mi chiedo solo una cosa. Perchè quando leggo un tuo commento o un qualcosa cazzarola provo sempre una emozione continua? Mi stai simpatico a prescindere dalla moto certo avendole guidate mi sai dire tante cose che io non saprò mai come ad esempio i colpi di gas per tenere alto il numero di giri. Peccato la distanza se fossi piu vicini credo che a sto punto una moto non mela toglierebbe nessuno e chissà quante uscite la domenica mattina =)
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desmocek ha scritto:Peccato la distanza se fossi piu vicini credo che a sto punto una moto non mela toglierebbe nessuno e chissà quante uscite la domenica mattina =)
beh, la distanza non conta e le moto sono fatte per fare strada quindi fossi in te ci penserei seriamente a comprare una moto. comincia da una Ducati più docile come la 749 e vedrai che ci possiamo divertire: in fondo Racalmuto è a metà strada tra me e te e poi con le moto i km hanno un sapore diverso, no?
desmocek ha scritto:Io mi chiedo solo una cosa. Perchè quando leggo un tuo commento o un qualcosa cazzarola provo sempre una emozione continua?
la cosa è reciproca e si spiega solo in un modo: sincera amicizia. siamo entrambi due persone sensibili e di cuore e sarebbe un peccato non essere amici.
desmocek ha scritto:certo avendole guidate mi sai dire tante cose che io non saprò mai come ad esempio i colpi di gas per tenere alto il numero di giri.
e potrò dirti ancora tante cose: tu comprala e poi ne scoprirai delle belle. tu ami le moto ma se vuoi capirle veramente e al 100% hai solo un modo: devi cavalcarla.

quando sono in sella alla mia Gixxer diventiamo una cosa sola; lei è un'appendice del mio corpo. se non va me ne accorgo subito e quando va bene mi regala emozioni indicibili. dentro un'Alfa ci si sente coccolati: è lei che ti porta a spasso e tu la devi solo fare esprimere. una moto, qualsiasi essa sia, va dominata, cavalcata, posseduta. tu muovi un muscolo e lei reagisce. millimetricamente. sei tu che comandi ma la devi saper domare. è un mix sapiente di cervello, polso, cavalli e setup. più una moto si avvicina al tuo carattere e più la senti tua; e più la senti tua e più ti senti a tuo agio; e più ti senti a tuo agio e più ti diverti e . d'altronde, a 300 all'ora c'è poco da scherzare. l'uomo e la sua moto devono essere coordinati e in sintonia come un'orchestra. i muscoli tesi come corde di violino pronti alla minima reazione ma con delicatezza e decisione al tempo stesso. il cervello deve andare veloce per essere tu veloce sulla moto: se leggi nella mia firma è questo quello a cui mi riferisco quando dico "think fast, go faster" ovvero, "pensa veloce, vai più veloce". tutti i musicisti devono suonare le note al momento giusto altrimenti senti una brusca stonatura. i musicisti sono i muscoli, il cervello, la tua anima e la moto con le sue componenti.

so che ho reso l'idea...

e ora non hai che da pensare quale sarà il modello che acquisterai a breve...
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Carmelo Ezpeleta: "limitatore di giri e centralina unica nel 2013 per livellare le performance fra ufficiali e CRT"
“Il campionato ideale dovrebbe avere moto con più o meno lo stesse performance, più o meno lo stesso telaio, visibilità e possibilità” ha commentato Carmelo Ezpeleta in risposta ad una domanda di Cyclenews sulla MotoGP che vorrebbe, rimettendo in discussione quello che lui stesso ha creato con l’ingresso della “sottocategoria” CRT nella massima serie. I tempi e le prospettive sono palesemente non confrontabili con le moto ufficiali.
“La situazione reale è questa: la MotoGP costa tanto, è una battaglia tecnologica che non sta portando da nessuna parte. Ok che senza questo particolare non potrebbe essere la massima espressione del motociclismo, ma si tratta anche di gare fra team e piloti in pista. La scelta delle CRT è dedicata a coloro vogliono correre ma non hanno grandissimi budget, il problema è che non riusciamo a garantire le performance delle moto ufficiali e non si risolverebbe nessun problema” continua un Ezpeleta senza freni.
“I piloti più forti rimarranno con gli ufficiali, secondo Corrado Cecchinelli se tagliassimo tecnologia agli ufficiali diminuiremmo il gap e anche le case motociclistiche lavorerebbero meglio. Abbiamo già iniziato questo processo imponendo il limite di 81mm all’alesaggio, ma rimane il problema delle 1000 che hanno molta più potenza delle 800. L’anno prossimo andrà come andrà, ma dobbiamo risolvere il problema. Noi abbiamo fatto la proposta e siamo in attesa di risposte, è chiaro che vogliamo mettere un tetto alla potenza per il 2013, stiamo pensando ad un limite di giri e centralina unica per tutti, questi sono i punti su cui stiamo lavorando”
Questo è quanto, il boss ha dichiarato di voler rivedere ulteriormente il regolamento lasciando palesemente intuire l’errore commesso con il nuovo e poco curato regolamento CRT, che purtroppo non si può più toccare per il 2012. Per quest’anno, come dice lo stesso Carmelino, bisognerà accontentarsi di vedere due campionati separati in uno, ma non sarà accettato nemmeno dalla Dorna un così elevato gap prestazionale fra ufficiali e Claiming Rule Team. Si preannuncia tempesta
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Il fallimento del 2011 e della grande avventura con Rossi brucia in casa Ducati e c'è il rischio che condizioni davvero il suo futuro agonistico: per questo Filippo Preziosi non parla mai di ultima spiaggia.

vi riporto il testo dell'intervista video:

"Quella che inizierà a girare è la versione "zero" della moto 2012 che si evolverà per essere definitiva alla prima gara della stagione. Ha il telaio perimetrale in alluminio, una soluzione più duttile per poter testare diverse soluzioni, ad esempio la distribuzione dei pesi. Ma non solo per questo. Il telaio perimetrale è più adatto alle gomme attuali che sono performanti su tutta la gara e che garantiscono il record della pista a fine. Sono diverse da tutte le altre e bisogna adeguarsi e richiedono una ciclistica ad hoc. Poi il motore inserito nel telaio si presta maggiormente a soluzioni diverse. Un telaio perimetrale consente maggiore libertà di posizionamento del motore".

La versione Zero della 2012 che caratteristiche ha?

"Partirà da uno step evolutivo con caratteristiche simili alla moto attuali per avere una base di partenza. Quindi non ci aspettiamo subito grandi prestazioni, ma uno sviluppo graduale".

Torniamo al Mondiale che si è appena chiuso, come lo giudica?

"Il risultato sportivo è agli antipodi rispetto alle aspettative. Da un lato abbiamo dato una moto inadeguata alle esigenze dei nostri piloti. C'è anche da dire che abbiamo scelto di utilizzare buona parte della stagione per provare, questo per sopperire alla mancanza di test con i piloti ufficiali data dal regolamento. Potevamo fare un'altra scelta e lavorare sulla moto 2011. A inizio stagione avevamo un distacco di 7 decimi, potevamo arrivare a 4 o 5 decimi. Però ci saremmo trovati domani a fare i test e a incominciare da zero. Abbiamo sacrificato il 2011 per il futuro".

E i rivali come sono messi?

"Mah, gli altri partono da un livello di competitività notevole e non devono stravolgere nulla. Loro fanno evoluzione".

Da domani che moto vedremo in pista?

"Tutte con il perimetrale in alluminio, avremo più dati e potremo accelerare i tempi. Abbiamo lavorato moltissimo e faccio i complimenti a piloti, team e ai ragazzi a casa. Hanno dato il massimo anche senza risultati".

Dicono che il telaio sia fatto all'estero...

"Tutto il materiale Ducati Corse, per scelta, è realizzato esternamente da 15 anni e questo telaio non fa eccezione. E' realizzato da tre aziende diverse. Una realizza i pezzi, un'altra li salda e una terza fa la finitura".

Parliamo del motore. Noi sosteniamo che abbia una V più stretta dei 90 attuali e che la cilindrata non sia piena, vero?

"Lo dirò quando avrò pubblici i dati di Honda e Yamaha".
Depresso dopo questa stagione?

"No: come voi giornalisti, noi progettisti siamo pagati per fare quello che ci piace. Ero un ragazzino che truccava il Ciao con i miei soldi, adesso mi pagano e la mia moto la prova Rossi".

Cosa ne pensi di un futuro tutto CRT come vorrebbe Ezpeleta già dal 2013?

"Non credo che sarà il solo futuro e penso che Ezpeleta sia una persona responsabile, come lo sono io che ho centinaia di famiglie che sono legate a queste scelte. Capisco la preoccupazione per la sostenibilità, c'è crisi in Spagna e in Italia e anche il Giappone non è esente da problemi e nessuno sa dove andremo a finire. In ogni caso, ci vuole il contributo di tutti e nessuna scelta è gratis. Ad esempio congelando tecnicamente il mondiale si risparmia, ma le Case non hanno più lo stimolo dello sviluppo tecnico, delle nuove conoscenze".

E questa dichiarazione fa capire una cosa: anche la Ducati è in guerra con la Dorna. La guerra del futuro.
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Ducati lascierà la MotoGP?


Partendo da una dichiarazione rilasciata al quotidiano La Stampa, L’ingegnere Filippo Preziosi denuncia la sua grande preoccupazione per il futuro della classe regina, condiviso pienamente anche da noi, facendo però intendere che un azienda come Ducati troverà altri lidi dove approdare per sviluppare tecnologia col grande fuoco della passione.
Il capo del progetto MotoGP Ducati, il papà della Desmosedici, dichiara: ”Se il regolamento tecnico della motogp castrerà l’ingegno e la fantasia degli ingegneri per Ducati, una casa da sempre legate alle soluzioni tecniche “particolari”, potrebbe non aver più senso correre“.
Considerato che il regolamento tecnico MotoGP è fatto apposta per durare e per castrare ancora ulteriormente lo sviluppo tecnologico – vedi centralina unica per tutti nel 2013 e limitatore di giri per le MotoGP vere (da venti milioni di euro) per ABBASSARLE alle prestazioni delle CRT (da due milioni di euro) -, l’esito di questa conversazione, in futuro, potrà essere uno solo.
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E' stato reso pubblico il documento elaborato dalla GP Commission, massimo organo legislativo del motomondiale che riunisce FIM, Dorna, Irta, MSMA.
L'aspetto più evidente è quello che riguarda i test, che d'ora in poi non solo non avranno limite numerico ma potranno essere effettuati anche dai piloti ufficiali e non solo dai tester come da due stagioni a questa parte.
L'unico limite sarà dato dal numero di pneumatici forniti dalla Bridgestone che probabilmente verrà fissato in 240 gomme a stagione, gare comprese. Un numero già contestato da Ducati che ne vorrebbe di più e che sarà oggetto di discussione nella prossima riunione della GPC. Aspettiamoci una bella battaglia delle gomme tra il marchio italiano e quelli giapponesi…
Tra le principali variazioni quelle dei pesi minimi:
Moto3: 148 kg (insieme moto e pilota)
Moto2 :140 kg
Motogp fino a 800 cc: 150 kg
Da 801 e 1000: 153 kg
Cambiamenti anche nel capitolo freni con limitazioni pensate per contenere i costi, quindi nella MotoGp i dischi in carbonio avranno solo una misura, 320 mm di diametro, con solo due scelte standard di massa (spessore del disco). Solo per la stagione 2012 e solo le CRT potranno avere maggiore libertà di scelta riguardo l'impianto frenante.
In tutte le classi la percentuale di materiale di riporto ceramico non potrà eccedere il 2% del totale.
In tema di sicurezza tutte le moto verranno dotate di una protezione alla leva del disco anteriore per evitare pericolosi contatti, come avvenne ad esempio nel tremendo incidente di Barcellona 2006. Questi dispositivi dovranno essere approvati dalla Direzione Tecnica.
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