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alfagion
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3 secondi....!!Forse 3 decimi!!
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ALFISTA SI NASCE NON SI DIVENTA!!!!!!3096
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tony-gt
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alfagion ha scritto:3 secondi....!!Forse 3 decimi!!
:oops: ero senza occhiali :D
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desmocek
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Il secondo giorno di test a Phillip Island è di Carlos Checa. Seguono Sykes e Biaggi
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Tempi che si abbassano a Phillip Island e sempre Carlos Checa e Tom Sykes appaiati in testa alla classifica ufficiosa di questi primi test privati sul circuito australiano. Il campione in carica ha girato con un tempo di 1′32″1, precedendo l’inglese della Kawasaki di 1 decimo, mentre Max Biaggi è staccato di circa 2 decimi.
Al quarto posto troviamo l’altra RSV4 di Eugene Laverty mentre Joan Lascorz risale la classifica rispetto a ieri piazzandosi al quinto posto. Le BMW di Leon Haslam e Marco Melandri (che su Twitter scrive: “giornata dura, il team lavora alla grande ma sapevamo nn sarebbe stato facile”) precedono le due ducati di Smrz e Berger, mentre a chiudere la Top10 c’è Ayrton Badovini con la S1000RR del BMW Motorrad Italia. Risale un po’ la china Davide Giugliano che si porta a ridosso dei migliori 10, mentre Michel Fabrizio è 12°.
Come da programma non troviamo le Honda, assenti perchè già protagoniste di un test su questa pista nelle scorse settimane (arriveranno solo in occasione delle sessioni ufficiali), John Hopkins ha regolarmente preso l’aereo per tornare nella sua clinica a farsi sistemare la frattura e Sylvain Guintoli è al momento impossibilitato a salire in moto da una brutta influenza.

Test Superbike Phillip Island - Day 2

1 Carlos Checa: 1’32.1;
2 Tom Sykes: 1’32.2;
3 Max Biaggi: 1’32.3;
4 Eugene Laverty: 1’32.5;
5 Joan Lascorz: 1’32.5;
6 Leon Haslam: 1’32.6;
7 Marco Melandri: 1’33.0;
8 Jakub Smrz: 1’33.2;
9 Maxime Berger: 1’33.3;
10 Ayrton Badovini: 1’33.6;
11 Davide Giugliano: 1’33.7;
12 Michel Fabrizio: 1’33.9;
13 Leon Camier: 1’33.9;
14 David Johnson: 1’34.7;
15 David Salom: 1’34.9;
16 Lorenzo Zanetti: 1’35.2
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PHILLIP ISLAND TEST: TANTI PROBLEMI PER IL TEAM SUZUKI CRESCENT
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E' stato davvero un debutto sfortunato quello del team Suzuki Crescent. Il team inglese ha subito perso la propria punta di diamante John Hopkins a causa di un brutto infortuno alla mano (frattura) e ha patito diversi problemi di natura elettrica e ciclistica durante i tre giorni di test.
La nuova GSX-R 1000 infatti si sta dimostrando più delicata del previsto con Camier intento a trovare soluzioni ai problemi di assetto e con Brookes ( IN FOTO arrivato per sostituireHopkins) ancora "freddo" e con scarso feeling come dimostrato dai problemi di trazione avuti oggi.
Nonostante il team crescent porti al debutto i motori prerarati da Yoshimura e l'elettronica della Motec i problemi arrivano dal reparto forse più collaudato, l'assetto e non sembrano problemi facili da risolvere.
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Re: Superbike

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Phillip Island test sempre più Carlos Checa
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Nonostante 6kg in più sulla propria Ducati 1198 ed una leggera forma di intossicazione alimentare, a Phillip Island nei primi test collettivi della stagione 2012 Carlos Checa è rimasto al comando della classifica. Il Campione del Mondo in carica, ai comandi della Ducati 1198 dell’Althea Racing, ha fermato i cronometri sull’1’31″8 nella conclusiva giornata di attività in Australia, un riferimento particolarmente significativo considerato il gran caldo e quei tanti discussi 6 kilogrammi in più (171 contro i 165kg del 2010) di peso della propria Ducati.
“Ieri abbiamo perso tempo prezioso perchè non sono stato bene“, afferma Carlos Checa. “Ho perso la mattinata e sono sceso in pista soltanto nel pomeriggio, ma nonostante questo inconveniente siamo riusciti a completare quasi tutto il programma di lavoro.
Rispetto alle precedenti giornate di test oggi faceva più caldo, così era difficile scender sotto a questi limiti. Ci siamo concentrati sulla definizione della messa a punto per adattare la Ducati 1198 ai 6kg in più: abbiamo capito dove partire per la gara. Proseguiremo nel lavoro nei test di lunedì, lavorando prevalentemente sulla resa delle gomme sulla distanza di gara ed il loro comportamento con queste temperature elevate.”
Carlos Checa, così come tutti i protagonisti del Mondiale Superbike, torneranno in pista il 20-21 febbraio prossimi per la due-giorni di test ufficiali Infront Motor Sports proprio alla vigilia dell’esordio stagionale a Phillip Island.
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Re: Superbike

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Australia, Checa svetta in prova

Max Biaggi all'inseguimento di Carlos Checa sulla pista di Philip Island. Il campione del mondo in carica è stato il piu' veloce nella prima giornata dei test ufficiali in vista del via del Gp d'Australia che apre domenica prossima il Mondiale Superbike. Checa ha fatto segnare il tempo di 1'32''038, per il pilota romano 1'32''132. Salto in avanti anche per Marco Melandri (1'32''232). La Bmw dovrà rinunciare a Leon Haslam, caduto nel turno del mattino all'uscita dell'ultima curva. Il britannico della BMW ha perso il controllo della S1000RR nei pressi dell’ultima curva ed è stato sbalzato molto violentemente nella via di fuga. Per fortuna, Haslam è rimastro sempre cosciente, ma si è reso necessario l’intervento dei commissari, poichè il pilota è rimasto steso nella sabbia.
Dopo una visita lampo al centro medico dell’autodromo, Leon è stato trasferito all’ospedale di Cowes, dove gli accertamenti clinici del caso hanno evidenziato la frattura del malleolo tibiale destro, che potrebbe estrometterlo dal debutto della Superbike 2012 nel prossimo fine settimana. Solo esami più accurati potranno confermare o meno la presenza dell’inglese per il via del campionato.
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Re: Superbike

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Seconda giornata cometa Sykes, poi i soliti!
La seconda giornata di prove inizia con la cometa Sykes.
Nessuno lo prende nella prima sessione... i tempi mostrano che, più che altro, i big non lo cercano nemmeno... hanno cose diverse da fare.
Setting più specifici per Checa, che sta davanti comunque e non si stacca, di tipo intermedio per Melandri, che alla fine della sessione torna su... più estreme per Biaggi, che gira largo per tutta la sessione in cerca di qualche soluzione esotica che molto probabilmente trova all'ultimo minuto, finendo nella top 5. Soluzioni alternative...si suppone.
Ne beneficiano i giovani leoni come Smrz (3°), Giugliano (7°) e Camier (8°).
Un discorso a parte lo merita Rea, che a inizio sessione è causa di una bandiera rossa per un crash innocuo ma che poteva essere fastidioso quanto quello occorso gli altri suoi colleghi.
Alla fine della sessione Sykes rimane il più veloce e strappa a Checa il primato sul giro, ma il vero dominatore è lo spagnolo.
Le gare si fanno sul passo... e lui e Biaggi sono i più consistenti. Da notare che ci sono 12 piloti in un secondo.


1 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX-10R 1'31.648
2 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 1'31.652
3 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 1'31.800
4 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1'31.913
5 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 1'32.034
6 Melandri M. (ITA) BMW S1000 RR 1'32.232
7 Giugliano D. (ITA) Ducati 1098R 1'32.319
8 Camier L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 1'32.320
9 Guintoli S. (FRA) Ducati 1098R 1'32.347
10 Haslam L. (GBR) BMW S1000 RR 1'32.397
11 Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-10R 1'32.540
12 Fabrizio M. (ITA) BMW S1000 RR 1'32.605
13 Canepa N. (ITA) Ducati 1098R 1'32.746
14 Aoyama H. (JPN) Honda CBR1000RR 1'32.910
15 Berger M. (FRA) Ducati 1098R 1'32.911
16 Badovini A. (ITA) BMW S1000 RR 1'32.948
17 Zanetti L. (ITA) Ducati 1098R 1'33.136
18 Davies C. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 1'33.358
19 Salom D. (ESP) Kawasaki ZX-10R 1'33.385
20 Staring B. (AUS) Kawasaki ZX-10R 1'33.418
21 Brookes J. (AUS) Suzuki GSX-R1000 1'33.623
22 Aitchison M. (AUS) BMW S1000 RR 1'34.169
23 De Rosa R. (ITA) Honda CBR1000RR 1'34.341
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Re: Superbike

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Adesso c'è la norma 'Biaggi'
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L'abolizione del muletto, l'accorciamento delle sessioni da 60 a 45 minuti e i sei chili di zavorra alla Ducati non saranno le uniche novità regolamentari della Superbike 2012.
La Infront ha chiesto alla FIM di differenziare le norme sportive SBK da quelle della MotoGP. Cosi, da questa stagione, in caso di interruzione della gara con bandiera rossa, potranno ripartire tutti i piloti “attivi” non al momento dello stop, ma al giro precedente. Con la vecchia norma (e tutt'ora in MotoGP) possono ripartire solo i piloti che dopo l'esposizione della bandiera rossa riescono a raggiungere i box. Questa norma è stata giudicata antisportiva: a Donington 2008, per esempio, Noriyuki Haga perse olio lungo la pista e dietro di lui Carlos Checa e Ruben Xaus caddero. Il giapponese, autore del misfatto, potè riprendere il via e le vittime no. La nuova norma è anche garanzia di maggiore spettacolo perchè permette a tutti di ripartire. Sempre che, in caso di incidente, le squadre riescano a riparare nei dieci minuti di sospensione l'unica moto disponibile.
E' stata pure cambiata la procedura di penalizzazione. In caso di taglio di variante adesso la race direction potrà imporre sanzioni differenziate in base al vantaggio che il pilota ha tratto dall'irregolarità.
“Abbiamo preso questa decisione dopo il caso Biaggi a Monza” spiega Paolo Ciabatti, rappresentante della Infront in Race Direction, composto da tre membri (ci sono anche FIM e rappresentante dei team) e organo giudicante più importante sui fatti di gara. “In quel caso il passaggio obbligatorio in corsia box fece perdere a Max ben 40 secondi, una sanzione quindi esagerata. Adesso, in casi simili, possiamo valutare il vantaggio ottenuto e ordinare al pilota di cedere una, due o più posizioni. Nei casi più gravi ci sarà ancora il ride through.”
La penalizzazione verrà segnalata al pilota per cinque giri, invece dei tre precedenti.
E' stata anche specificata la procedura Superpole nel caso arrivi la pioggia dopo che la procedura è partita con l'asciutto. Se la pista si bagna a metà SP1, si parte da capo con le due sessioni da 20 minuti, la prima di 16 e la seconda di 8 piloti. Se la piogga arriva durante SP2, è valida SP1 asciutta (4 eliminati) e si parte con la procedura da bagnato (20 minuti con 12 piloti, altri 20 con otto). Se la pioggia arriva in SP3, sono valide le prime due asciutte e si riparte da capo con un'unica sessione da 20 minuti per gli otto superstiti.

E' normale secondo voi cambiare il regolamento a soli 3 giorni dall'inizio del mondiale? Io non vorrei sembrare troppo di parte però la zavorra di 8kg alla ducati, adesso lo stravolgimento del regolamento, mi puzza di congiura per favorire o qualche pilota piagnone oppure qualche team nipponico piagnone. A voi l'ardua sentenza
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Re: Superbike

Messaggio da leggere da tony-gt »

A parte la zavorra alla Ducati che non capisco e non mi spiego il motivo, per il resto trovo tutto giusto.

L'anno scorso la penalità a Biagi fu assurda, se non ricordo male a Monza era in testa e per un errore tirò dritto alla chicane senza avvantaggiarsi perchè era sempre primo, ma la sanzione lo indietreggio di un bel po di posizioni ingiustamente facendogli perdere il podio. In quell'occasione al suo posto chiunque si sarebbe lamentato
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Re: Superbike

Messaggio da leggere da Maskuel »

desmocek ha scritto:Io non vorrei sembrare troppo di parte però la zavorra di 8kg alla ducati, adesso lo stravolgimento del regolamento, mi puzza di congiura per favorire o qualche pilota piagnone oppure qualche team nipponico piagnone. A voi l'ardua sentenza
i kg non sono 8 ma bensì 6 che se rapportati ai 200 cc in più non sono nulla. anzi, se per vincere la Ducati ha bisogno di 200 cc in più e poi si lamenta dei 6 kg.... beh.... mi pare che ci sia una netta sproporzione. se tutte le altre moto sono 1000 e il regolamento (senza forzature da parte di nessuna Casa.... :fifi: ) prevede che siano tutte 1000 perchè proprio la Ducati deve averne 1200? che faccia una 1000 e non si lamenti! che poi 6 kg...... mica i piloti hanno tutti lo stesso peso, no? per sopperire a questo, ad esempio, i piloti Ducati possono mettersi a dieta e ne guadagnano subito 10 di kg :nzz:

quando la Suzuki GSX-R correva con le 750 dove le altre erano tutte 1000 o quasi (Honda era 954) mi pare che non solo non si lamentava, ma le bastonava pure! e allora non facciamoci prendere in giro dal fumo negli occhi: dobbiamo valutare le cose così per come stanno. la GSX-R 750 (e io sono volutamente di parte) vinceva e stravinceva nonostante 250 cc in meno rispetto alle altre. dove stava la differenza? nel peso, forse!? no, avevano solo progettato un motore eccezionale e avevano piloti con i controbordi.

negli articoli i giornalisti si infiammavano e facevano sempre confronti fra tutte le mega 1000 e la 750 Suzuki e quest'ultima ne usciva sempre vincitrice. che le Ducati siano strutturalmente diverse lo sappiamo, ma se vuole correre in SBK, beh, che si adegui! 1000 per tutti e niente zavorre per nessuno.

quando una Casa chiede di poter entrare in quella data competizione gli si dà una bella brochure con tutto il regolamento da seguire. in questo regolamento ci sono anche i dati tecnici da non superare. non sono previste tot modifiche o tot componenti, così da lasciare le moto più vicine possibili all'originale ma soprattutto da essere quanto più simili fra loro concorrenti. Ducati, e lo sappiamo bene, ha forzato il regolamento, costruendo una moto di serie di 1098 cc e presentandola al mondiale SBK. non poteva fare una 1000? tutti, giustamente, si ribellarono e la Ducati cercò di dimostrare che i 100 cc in più non erano così influenti. boh, sta cosa puzzò a molti, che già guardavano con sospetto la cilindrata e ancor di più quando i piloti Ducati cominciarono a fare incetta di vittorie. ebbene, già a stento gli hanno fatto passare il fatto di avere 100 cc in più e la Ducati che fa? presenta una moto con addirittura 200 cc in più e vuole pure che nessuno abbia niente da dire? MAH! mi pare che stia chiedendo troppo, no? ed ecco il perchè della zavorra.

che facciano una moto nei limiti di regolamento e che sia vincente come sempre, così nessuno ha niente da dire.

vorrei vedere se la Suzuki schierasse una GSX-R col motore 1400 dell'Hayabusa.... sai che macello!!! :D
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Re: Superbike

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Infatti quelli della ducati non si sono lamentati, in questo caso è una lamentela mia personale, nonostante i 6kg di zavorra la ducati è sempre li tra i primi e cmq sia nonostante i 200cc un più non ne ha mai tratto giovamento,. Infatti se andiamo a leggere la classifica sbk degli ultimi anni non ha sempre vinto la ducati anzi molte ha preso delle belle batoste e nonostante i 200cc in più in rettilineo in molte gare prendeva bastonate da alcune 1000
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Re: Superbike

Messaggio da leggere da Maskuel »

ho letto stamattina un paio di articoli su cui era riportato il fatto che la Ducati avesse storto il naso sul fatto della zavorra (mannaggia, ho fatto la pulizia della cache e non ricordo i link :doh: ), infatti il tuo post mi aveva fatto mettere subito alla ricerca di notizie per documentarmi meglio. li troverò! :D infatti sotto gli articoli erano presenti tanti commenti di utenti con le loro opinioni e la maggior parte scrivevano che la zavorra era giusta.

è vero, in alcune piste (la minor parte) i 200 cc sono addirittura ininfluenti, ma nella maggior parte delle piste la Ducati andava veramente forte. non sempre una maggiore cilindrata si traduce in maggiore velocità in rettilineo ma può tradursi in maggiore coppia che aiuta ad uscire meglio da certe curve.

ora io non posso dire con certezza (per ignoranza mia, ovviamente, essendo un amatore e non un addetto ai lavori) che i 200 cc in più facciano la differenza, però è anche vero che i maggiori esperti del settore lo hanno più volte dichiarato, ecco perchè è stata imposta la zavorra.
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Re: Superbike

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Phillip Island Qualifiche 1: vola Rea, 14 in 1 secondo
Finalme si comincia a fare sul serio inizia la stagione 2012 SBK.
Il primo turno di qualifiche del mondiale Superbike sulla pista di Phillip Island ha Jonathan Rea, proprio allo scadere, portarsi al comando della classifica grazie ad competitivo 1’31″959. Il pilota Honda World Superbike è stato l’unico ad abbattere il muro del minuto e trentadue secondi ed ha preceduto un terzetto di piloti Ducati composto nell’ordine da Jakub Smrz (Team Effenbert Liberty Racing), dal Campione del Mondo in carica Carlos Checa e da un velocissimo Davide Giugliano. Entrambi i piloti della squadra patrocinata da Genesio Bevilacqua sono stati vittime di una caduta senza conseguenza, con il “Toro” finito dritto alla curva 10 dopo una brutta sbacchettata in uscita dalla veloce piega in salita della “Lukey Heights”.
Quinto posto invece per Max Biaggi (Aprilia Racing Team), a precedere un’altra “rivelazione” della giornata come Niccolò Canepa (Red Devils Roma Ducati), i due piloti Kawasaki Racing Team Tom Sykes e Joan Lascorz ed i due italiani di casa BMW Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) e Michel Fabrizio (BMW Motorrad Italia GoldBet SBK). Parlando della casa dell’Elica, c’è da segnalare la discesa in pista in questo primo turno di qualifiche di Leon Haslam, il quale ha compiuto solamente tre giri per poi terminare anticipatamente la sessione, ottenendo un rispettabile 1’33.532 (21°) a poco più di 24 ore dall’operazione alla tibia della gamba destra.
Dietro l’inglese si è piazzato Eugene Laverty (Aprilia Racing Team), il quale è stato vittima nuovamente di una caduta, ad inizio turno, alla “Lukey Heights”. “Norge” è stato trasportato al Centro Medico del circuito per accertamenti, di certo non il massimo considerata la recente frattura del terzo metacarpo della mano sinistra. Scivolata anche per quanto riguarda Joshua Brookes, sostituto di John Hopkins nel team Crescent Fixi Suzuki.
Per quanto riguarda gli altri italiani in pista, Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia GoldBet SBK) e Lorenzo Zanetti (Pata Racing Team Aprilia) hanno chiuso rispettivamente in diciottesima e diciannovesima posizione, mentre Raffaele De Rosa (Pro Ride Motorsports Honda) ha concluso al venticinquesimo ed ultimo posto. Con 14 piloti (!) racchiusi nello spazio di 1″, l’appuntamento è rimandato a domattina (saranno le 23:45 del venerdì in Italia) per la seconda sessione di qualifiche ufficiali a precedere la Superpole, in programma alle 15:00 locali, le 5:00 italiane.

Phillip Island, Classifica Qualifiche 1

01- Jonathan Rea – Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – 1’31.959
02- Jakub Smrz – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 0.157
03- Davide Giugliano – Althea Racing – Ducati 1198 – + 0.239
04- Carlos Checa – Althea Racing – Ducati 1198 – + 0.269
05- Max Biaggi – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 0.359
06- Niccolò Canepa – Red Devils Roma – Ducati 1198 – + 0.384
07- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 0.443
08- Joan Lascorz – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 0.484
09- Marco Melandri – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 0.594
10- Michel Fabrizio – BMW Motorrad Italia GoldBet – BMW S1000RR – + 0.650
11- Sylvain Guintoli – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 0.685
12- Leon Camier – Crescent Fixi Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 0.858
13- Chaz Davies – ParkinGO MTC Racing – Aprilia RSV4 Factory – + 0.915
14- Bryan Staring – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 0.925
15- Hiroshi Aoyama – Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – + 1.081
16- Maxime Berger – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 1.116
17- David Salom – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 1.169
18- Ayrton Badovini – BMW Motorrad Italia GoldBet – BMW S1000RR – + 1.177
19- Lorenzo Zanetti – PATA Racing Team – Ducati 1198 – + 1.189
20- Joshua Brookes – Crescent Fixi Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 1.518
21- Leon Haslam – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 1.573
22- Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 2.230
23- Mark Aitchison – Grillini Progea Superbike Team – BMW S1000RR – + 2.280
24- David Johnson – Rossair AEP Racing – BMW S1000RR – + 2.896
25- Raffaele De Rosa – Team Pro Ride Real Game – Honda CBR 1000RR – + 3.020
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Re: Superbike

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Phillip Island, si riparte da Biaggi e Checa
Max Biaggi su Aprilia e Carlos Checa su Ducati sono i protagonisti della prima gara del mondiale Superbike del 2012 vincendo una manche a testa

SBK, GP di Australia, circuito di Phillip Island - gara 1
Venticinquesima stagione mondiale del campionato Superbike, la prima fila vede la Kawasaki di Tom Sykes in pole position, seguita dalla Aprilia di Max Biaggi e le Ducati di Carlos Checa e Jakub Smrz in occasione del GP di Australia, circuito di Phillip Island.
Partono bene Sykes, Biaggi e Checa con lo spagnolo che passa presto in seconda posizione, ma dopo poche curve il campione del mondo della stagione 2011, Carlos Checa, porta la sua Ducati davanti a tutti. Tom Sykes fatica a tenere il passo e presto viene passato da Max Biaggi che sulla sua Aprilia nera sembra tornare ragazzino. Il pilota italiano infatti sfrutta al massimo la sua Aprilia, capace di portarlo oltre i 325 km/h sul rettilineo principale del circuito, e non permette a Checa di allungare. All'ottavo giro il vero colpo di scena di gara 1: lo spagnolo subisce la pressione di Biaggi e sbaglia all'uscita di un curvone veloce con la sua Ducati che lo scaraventa in aria con un high side per terminare la corsa nel prato. Fortunatamente non ci sono conseguenze fisiche per Carlos Checa che si rialza subito, zoppicando appena, mentre la sua Ducati avrà bisogno di un lavoro intenso da parte della squadra per permettergli di partire per gara due. Questa caduta spalanca la strada della vittoria a Max Biaggi e alla sua Aprilia, che infatti arriverà primo con più di 8 secondi di vantaggio sul secondo. A questo punto si corre per il secondo posto. Alle spalle del Corsaro Biaggi restano Tom Sykes su Kawasaki, Silvain Guintoli su Ducati e Marco Melandri su Bmw.
Rispetto a quanto visto nei test invernali e nelle prove la vera, graditissima sorpresa è trovare Melandri in lotta con il podio. Prima Guintoli e Melandri passano Sykes, poi l'italiano della Bmw passa il francese e porta una Bmw ancora afflitta da diversi problemi in seconda posizione. Negli ultimi giri il francese prova in tutti i modi a tornare davanti, ma alla fine sarà proprio Melandri a concludere secondo una bellissima gara e portando a casa un podio tanto inaspettato quanto gradito, soprattutto considerando che Marco era soltanto nono alla fine del primo giro. Delude Jonathan Rea che sembrava potesse portare la sua Honda oltre il settimo posto finale, preceduto da Michel Fabrizio sulla Bmw del team Motorrad Italia che dopo una pessima partenza non riesce a risalire oltre la sesta posizione. Bene la new entry Davide Giuliano, nono con la sua Ducati, mentre delude Nicolò Canepa ultimo in ventesima posizione.

SBK, GP di Australia, circuito di Phillip Island - gara 2
Malgrado la brutta caduta in gara 1 Carlos Checa è al via di gara 2 grazie anche all'ottimo lavoro svolto dai meccanici del team Althea. Pronti, via e il colpo di scena stavolta è alla prima curva: Max Biaggi tocca con la sua Aprilia la Kawasaki di Tom Sykes scattato dalla pole position e piega la leva del freno anteriore. Al termine del rettilineo Biaggi si ritrova così nel prato e mentre cerca di non cadere raddrizza la leva del freno, con il risultato che il vincitore di gara 1 si ritrova ultimo a 8 secondi da Tom Sykes che guida la gara e a tre secondi dal penultimo. Le prime quattro posizioni alla fine del primo giro vedono nell'ordine Tom Sykes, Carlos Checa, Jonathan Rea e Leon Haslam, che corre dopo aver subito un intervento solo due giorni fa in cui gli hanno messo dei chiodi per ridurre la frattura della tibia. Parte male anche stavolta Michel Fabrizio e anche Marco Melandri, mentre va decisamente meglio Nicolò Canepa che si trova in sesta posizione. Max Biaggi comincia a far registrare il miglior tempo a ogni giro, dimostrando che crede nella possibile rimonta.
Al quarto giro Carlos Checa passa in testa e comincia subito ad allungare sugli inseguitori mentre Max Biaggi passa in un solo giro dalla diciannovesima alla quattrodicesima posizione, l'impresa comincia a sembrare realizzabile. Michel Fabrizio scivola al tornantino, rientra ai box ma per lui la gara termina qui, così come si registra la caduta di Guintoli al nono giro e di Lascorz su Kawasaki al decimo. Al giro successivo si ferma anche Ayrton Badovini con l'altra Bmw e che torna dall'Australia senza aver mai tagliato il traguardo. Al tredicesimo giro Max Biaggi è quinto e continua a girare su tempi di quasi un secondo più basso di tutti gli altri. L'impresa non è comunque semplice, perché superare i primi è sicuramente più impegnativo, come dimostra la lotta soprattutto con Melandri e con Sykes, ma Biaggi dimostra di essere in uno stato di forma eccezionale e di avere a disposizione una Aprilia praticamente perfetta, tanto che riesce a chiudere la gara in seconda posizione dietro a Carlos Checa con un ritardo di poco più di 5 secondi. Un secondo posto che vale una vittoria, come testimonia anche l'abbraccio tra lui e Checa alla fine della gara. Sul terzo gradino del podio Tom Sykes, che chiude con un meritatissimo podio un fine settimana che ha riportato finalmente al vertice la Kawasaki.

CLASSIFICA


Max Biaggi Aprilia 45

Marco Melandri BMW 30

Tom Sykes Kawasaki 29

Carlos Checa Ducati 25

Jonathan Rea Honda 22

Sylvain Guintoli Ducati 16

Jakub Smrz Ducati 16

Leon Haslam BMW 15

Hiroshi Aoyama Honda 15

Maxime Berger Ducati 12

Michel Fabrizio BMW 10

Davide Giugliano Ducati 10

Eugene Laverty Aprilia 8

Lorenzo Zanetti Ducati 7

Niccolò Canepa Ducati 6

Bryan Staring Kawasaki 6

Leon Camier Suzuki 4

David Salom Kawasaki 2

Joshua Brookes Suzuki 1

Joan Lascorz Kawasaki 1
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Il Corsaro quest'anno sembra agguerrito, speriamo bene
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tony-gt ha scritto:Il Corsaro quest'anno sembra agguerrito, speriamo bene
Che vinca il migliore speriamo di vedere dei duelli bellissimi e agguerriti come in gara1 peccato per la caduta di Checa perche la doppietta eri li ad un passo
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GP Imola, qualifiche 1: Smrz in testa. Quindici piloti in otto decimi
E’ di Jakub Smrz il miglior tempo assoluto fatto registrare nella prima sessione di qualifiche del GP di Imola, seconda prova del mondiale Superbike 2012. Il pilota ceco del team Ducati Effenbert ha fermato il cronometro sull’1’48”146, precedendo le due Kawasaki di Joan Lascorz (staccato di appena trenta millesimi) e Tom Sykes (distante un decimo esatto). Quarto Max Biaggi (Aprilia), davanti a Jonathan Rea (Honda), Leon Haslam (BMW) e al campione del mondo Carlos Checa (7° su Ducati). Completano la top ten Guintoli (Ducati Effenbert), Laverty (Aprilia) e Camier (Suzuki).
Solo 14° Marco Melandri su BMW (staccato di 627 millesimi dalla vetta), alle spalle di altri tre italiani: Giugliano (11° su Ducati), Badovini (12° su BMW Italia) e Zanetti (13° in sella alla Aprilia del team PATA Racing). Equilibrio sottilissimo. I primi quindici classificati sono racchiusi nell’arco di 813 millesimi. Piuttosto deludenti, al momento, le prestazioni di Canepa (Ducati, 17°), Fabrizio (BMW, 19°) e del rientrante John Hopkins, 18° su Suzuki Crescent. Solo ventiduesimo l’ex MotoGP Hiroshi Aoyama, volto nuovo del team Honda Ten Kate, distante 3”3 da Smrz. Ultimo in graduatoria (ad oltre quattro secondi) il 32enne italiano Lorenzo Alfonsi, sostituto di Raffaele De Rosa in Honda Pro Ride.




RISULTATI QUALIFICA 1
01- Jakub Smrz – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – 1’48.146
02- Joan Lascorz – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 0.030
03- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 0.100
04- Max Biaggi – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 0.101
05- Jonathan Rea – Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – + 0.175
06- Leon Haslam – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 0.182
07- Carlos Checa – Althea Racing – Ducati 1198 – + 0.229
08- Sylvain Guintoli – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 0.409
09- Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 0.409
10- Leon Camier – Crescent Fixi Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 0.410
11- Davide Giugliano – Althea Racing – Ducati 1198 – + 0.582
12- Ayrton Badovini – BMW Motorrad Italia GoldBet – BMW S1000RR – + 0.595
13- Lorenzo Zanetti – PATA Racing Team – Ducati 1198 – + 0.616
14- Marco Melandri – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 0.627
15- Chaz Davies – ParkinGO MTC Racing – Aprilia RSV4 Factory – + 0.813
16- Maxime Berger – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 1.197
17- Niccolò Canepa – Red Devils Roma – Ducati 1198 – + 1.471
18- John Hopkins – Crescent Fixi Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 1.644
19- Michel Fabrizio – BMW Motorrad Italia GoldBet – BMW S1000RR – + 1.885
20- David Salom – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 1.939
21- Mark Aitchison – Grillini Progea Superbike Team – BMW S1000RR – + 2.664
22- Hiroshi Aoyama – Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – + 3.365
23- Leandro Mercado – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 3.499
24- Brett McCormick – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 3.557
25- Lorenzo Alfonsi – Team Pro Ride Real Game – Honda CBR 1000RR – + 4.847
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Ancora Sykes, Biaggi in seconda fila
Seconda pole consecutiva per il britannico che brucia Guintoli e Checa. Il pilota dell'Aprilia parte quinto davanti all'altro italiano Melandri
Ancora Tom Sykes e la sua Kawasaki davanti a tutti. Il britannico centra la seconda pole consecutiva, abbatte il record della pista e si candida ad un posto sul podio. Secondo Guintoli che precede il Campione del Mondo Checa, mentre Biaggi e Melandri partiranno in seconda fila dietro anche all'altra BMW di Haslam. In SS la spunta Lowes davanti alle Kawasaki di Morais e Sofuoglu.
1.46.748 è il nuovo primato assoluto dell'autodromo di Imola. Nessuno si era mai spinto sotto il muro del 47 e, nessun altro, ad ora c'è riuscito. La prestazione è di quelle mostruose, come quella ottenuta ad Aragon qualche giorno fa. Il duo Sykes Kawasaki si candida, così, ad un posto in prima fila per tutti i round di questa stagione e a guardare tutti dall'alto in basso almeno sul giro secco. Rimangono, ad ora, le perplessità sulla tenuta sull'arco della gara, ma, intanto, Sykes e la Kawasaki fanno vedere i sorci verdi a tutti.
Alle spalle del pilota inglese si conferma un ottimo Guintoli che inizia a diventare una presenza costante nei quartieri alti della classifica. Il francese riesce a far meglio, sulla stessa moto, del Campione del Mondo Checa che porta la sua Ducati al terzo posto. Per Carlos una posizione comunque importante con un tempo di tutto rispetto, ma tre decimi più lento di quello fatto segnare nella scorsa stagione. Sarà questo l'effetto dei sei kg in più?
Sicuramente il pilota del team Althea è messo abbastanza bene per la gara ma altrettanto vale per l'ultimo "abitante" della prima fila ovvero Leon Haslam che oltre ad un'ottima superpole ha fatto vedere una discreta costanza di rendimento.
Quest'ultimo aspetto è senz'altro l'asso nella manica di Max Biaggi. il romano, che non ha mai raccolto molto ad Imola, ha dalla sua una grande costanza e può venire fuori sulla distanza. Indubbiamente partire dalla seconda fila non lo aiuta ma, vista la prestazione in gara due a Phillip Island, non c'è da temere sulla sua capacità di rimontare. Stesso discorso vale anche per Marco Melandri: il ravennate è un combattente ed è messo abbastanza bene sul fronte passo quindi è lecito attendersi una buona prestazione per domani.
Situazione più difficile per Rea che sulle rive del Santerno è sempre andato fortissimo e che non riesce a far meglio di un settimo posto. Non ce ne voglia il buon Johnny ma l'impressione è che la sua Honda paghi qualcosa in termini di competitività e che neanche il suo coraggio riesca più a metterci una pezza.
Ottava posizione per Lascorz che accusa un secondo netto dal suo compagno di squadra con la stessa moto. Indubbiamente lo spagnolo sta crescendo ma Sykes, ad ora, ha qualcosa in più. Un qualcosa in più che contraddistingue invece il nostro Lorenzo Zanetti. Il giovane pilota del team Pata ha un passato di tutto rispetto con le Gp ed ha approcciato la sbk in maniera molto intelligente: pochi errori e tanto cervello. Bellissimo vederlo così avanti già alla seconda gara, speriamo che continui così.
Zanetti riesce a far meglio del più accreditato Smrz che comincia a perdere lo status di punta all'interno del team Effemberg-Liberty visto che anche lui, come Lascorz, incassa nove decimi dal compagno di squadra. Stessa storia, ma con l'attenuate della mano malandata, per Laverty che paga più di mezzo secondo da Biaggi. l giovane del team Aprilia si tiene dietro un arrembante Davide Giuliano, Maxime Berger e Niccolò Canepa ovvero tre Ducati che in gara puntano ad entrare nei primi dieci.
I tre ducatisti fanno meglio di Camier sulla prima Suzuki e di Ayrton Badovini che fa un po' fatica ad esprimersi sui livelli della scorsa stagione visto che rimane l'ultimo dei piloti che sono entrati in superpole.

Imola - SUPERBIKE - Superpole
1. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1'46.748;
2. Sylvain Guintoli (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 1'47.221;
3. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 1'47.423;
4. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 1'47.458;
5. Max Biaggi (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1'47.611;
6. Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 1'47.642;
7. Jonathan Rea (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 1'47.643;
8. Joan Lascorz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1'47.740;
9. Lorenzo Zanetti (PATA Racing Team) Ducati 1098R 1'48.108;
10. Jakub Smrz (Liberty Racing Team Effenbert) Ducati 1098R 1'48.137;
11. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1'48.299;
12. Davide Giugliano (Althea Racing) Ducati 1098R 1'47.893;
13. Maxime Berger (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 1'48.267;
14. Niccolò Canepa (Red Devils Roma) Ducati 1098R 1'48.382;
15. Leon Camier (Crescent Fixi Suzuki) Suzuki GSX-R1000 1'48.415;
16. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 1'48.631;
17. Chaz Davies (ParkinGO MTC Racing) Aprilia RSV4 Factory 1'48.857;
18. Michel Fabrizio (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 1'48.904;
19. John Hopkins (Crescent Fixi Suzuki) Suzuki GSX-R1000 1'49.790;
20. David Salom (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1'49.854;
21. Mark Aitchison (Grillini Progea Superbike Team) BMW S1000 RR 1'50.009;
22. Brett McCormick (Liberty Racing Team Effenbert) Ducati 1098R 1'50.266;
23. Hiroshi Aoyama (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 1'50.670;
24. Leandro Mercado (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1'50.999;
25. Lorenzo Alfonsi (Team Pro Ride Real Game Honda) Honda CBR1000RR 1'52.993
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Checa detta legge a Imola
In Gara-1 Biaggi-Melandri giù dal podio
Carlos Checa si è aggiudicato gara-1 di Imola, seconda tappa del Mondiale Sbk. Il campione del mondo della Ducati ha vinto il duello con Tom Sykes (Kawasaki), che ha ceduto allo spagnolo dopo aver comandato nella prima metà della manche. Quarto posto per Max Biaggi (Aprilia), che nel finale ha lasciato il podio a Leon Haslam con la prima Bmw. Gara in rimonta per Marco Melandri (Bmw), sesto, mentre Lorenzo Zanetti (Ducati) è stato ottavo.
Checa ha così bissato la vittoria in gara-2 a Phillip Island, confermando di avere tutte le carte in regola per difendere il titolo conquistato lo scorso anno, nonostante la sua 1098R sia rimasta praticamente immutata rispetto al 2011 e in più zavorrata di 6 kg. Sta di fatto che in questo momento "El Toro" deve cominciare a guardarsi dalla Kawasaki più che da Aprilia e Bmw. Sykes sta diventando un osso duro e Imola ha confermato quanto di buono visto in Australia.
Biaggi e Melandri, invece, hanno vissuto una corsa opposta. Max, sempre leader della generale, è partito bene, ma non è riuscito a salire sul podio, cedendo negli ultimi giri al rientro di Haslam, apparso recuperato dall'infortunio di inizio stagione. "Macio", al contrario, è rimasto intruppato al via e poi ha iniziato una buona rimonta che lo ha riportato nelle zone alte della classifica. Ben più positiva è stata la gara di Zanetti, capace di restare a lungo in quinta posizione con la sua Ducati privata e poi comunque bravo a rientrare nella "top ten". "Top ten" chiusa da Niccolò Canepa. Tra i due italiani si è piazzato un deluso Jonathan Rea, mai protagonista con la sua Honda. Decisamente peggio a fatto il suo compagno di team, Hiro Aoyama, addirittura fuori dai quindici, a conferma delle difficoltà sul "Santerno" delle Cbr.
Primi punti per il rientrante John Hopkins con la Suzuki, 13°. Gara amara per la Bmw Italia, con Ayrton Badovini solo 15° e Michel Fabrizio ritirato.
Durante le prime fasi della gara si sono vissuti momenti di apprensione per due brutte cadute, che hanno visto coinvolto prima Leon Camier e poi Sylvain Guintoli, scivolato e quindi travolto da Chaz Davies.

Classifica Piloti

1. BIAGGI M. 58
2. CHECA C. 50
3. SYKES T. 49
4. MELANDRI M. 40
5. HASLAM L. 31
6. REA J. 29
7. SMRZ J. 21
8. LAVERTY E. 19
9. GUINTOLI S. 16
10. BERGER M. 16
11. AOYAMA H. 15
12. ZANETTI L. 15
13. CANEPA N. 12
14. FABRIZIO M. 10
15. LASCORZ J. 10
16. GIUGLIANO D. 10
17. STARING B. 6
18. CAMIER L. 4
19. HOPKINS J. 3
20. SALOM FUENTES D. 2
21. MERCADO L. 2
22. BROOKES J. 1
23. BADOVINI A. 1
_________________________________________________________________________________________________________

CLASSIFICA COSTRUTTORI

1. DUCATI 66
2. APRILIA 58
3. KAWASAKI 49
4. BMW 47
5. HONDA 29
6. SUZUKI 7
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Re: Superbike

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Checa mattatore a Imola
Vince anche gara-2, Biaggi ancora 4°
Carlos Checa concede il "bis" e si porta in testa al campionato Superbike. Dopo la seconda tappa di Imola, lo spagnolo ha 4 punti di vantaggio su Biaggi, grazie alla vittoria anche in gara-2. Come nella prima manche, il pilota della Ducati ha preceduto Tom Sykes (Kawasaki) e Leon Halsam (Bmw), che hanno battagliato a lungo. Ancora fuori dal podio Max Biaggi (Aprilia), quarto al traguardo. Peggio ha fatto Marco Melandri (Bmw), solo decimo.
Come in precedenza, Checa ha lasciato sfogare Sykes in avvio e nei giri finali lo ha passato per involarsi verso la bandiera a scacchi. "El Toro", 39 anni, ha raggiunto così quota 23 successi iridati, permettendo alla Ducati di balzare in testa alla classifica costruttori.
Alle sue spalle l'inglese della Kawasaki ha tenuto ancora a bada un Haslam aggressivo fino all'ultimo, che a sua volta si è difeso dai tentativi di Biaggi. Il romano ha mancato l'appuntamento con il podio, pur lottando senza risparmiarsi. "Più di così non si poteva fare - ha detto Max - e la matematica lo dimostra. Due piazzamenti identici, a ridosso del podio, dei quali mi posso ritenere abbastanza soddisfatto. L'unico rammarico è per gara-2, perché io e il mio team siamo riusciti a migliorare rispetto alla prima, purtroppo non abbastanza per stare nei primi tre. Sapevamo che qui sarebbe stato difficile per noi, la bassa temperatura non ha certo aiutato. Ora pensiamo ad Assen e a come reagire per tornare a dar fastidio lì davanti".
E' andata peggio a Melandri, precipitato ai bordi della "top ten" a 23" dal suo compagno di squadra Haslam, segno che l'affiatamento con la S1000RR è ancora lontano. La seconda gara ha ridato un po' di ottimismo a Honda e Suzuki, che hanno conquistato rispettivamente la quinta piazza con Jonathan Rea e l'ottava con Leon Camier. Certo, il distacco dai primissimi è notevole.
Sono tornati dai ranghi, invece, gli emergenti italiani: Lorenzo Zanetti (Ducati) ha chiuso 13°, Ayrton Badovini (Bmw), 15°. Lunga la lista dei ritirati, che comprende Davide Giugliano, Niccolò Canepa, Michel Fabrizio, Lorenzo Alfonsi, Hiro Aoyama e John Hopkins.

Classifica Piloti

1. CHECA C. 75
2. BIAGGI M. 71
3. SYKES T. 69
4. HASLAM L. 47
5. MELANDRI M. 46
6. REA J. 40
7. SMRZ J. 30
8. LAVERTY E. 29
9. GUINTOLI S. 21
10. BERGER M. 20
11. ZANETTI L. 18
12. LASCORZ J. 17
13. AOYAMA H. 13
14. CAMIER L. 12
15. CANEPA N. 12
16. FABRIZIO M. 10
17. GIUGLIANO D. 10
18. STARING B. 6
19. HOPKINS J. 3
20. SALOM FUENTES D. 2
21. MERCADO L. 2
22. DAVIES C. 2
23. BADOVINI A. 2
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Grande ducati :beer:
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l'algebra non e' mai stata cosi bella!
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Re: Superbike

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Test Imola: Incidente a Lascorz, E' in rianimazione
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E' ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale Maggiore di Bologna il pilota catalano Joan Lascorz, dopo l'incidente nei test Superbike a Imola. I medici mantengono per ora riservata la prognosi. Lascorz, dopo aver perso il controllo della sua Kawasaki nella salita che porta dalla curva della Tosa alla Piratella quando mancavano pochi minuti al termine della sessione del mattino, è stato soccorso e trasportato al centro medico del circuito dove, dopo le operazioni di primo soccorso, è stata diagnosticata una probabile frattura vertebrale.
A quel punto il responsabile medico del circuito, Giancarlo Caroli, ha deciso di trasferire immediatamente il pilota al Maggiore con l'eliambulanza. Nel pomeriggio è stato sottoposto a un intervento chirurgico per ridurre la frattura alla vertebra cervicale C6. Lascorz non sarebbe in pericolo di vita, ma c'è apprensione sulla mobilità degli arti inferiori. I rilievi sono stati eseguiti dalla polizia stradale, che ha anche acquisito i rottami della moto per le indagini.
Ecco il comunicato ufficiale sull'incidente:
"Alle ore 12:54 di oggi durante la prima sessione di test ufficiali Superbike, il pilota spagnolo Joan Lascorz ha perso il controllo della sua Kawasaki nella salita che porta dalla curva Tosa alla Piratella. Il pilota è stato prontamente soccorso e trasportato al centro medico del circuito dove, dopo le operazioni di primo soccorso, è stata diagnostica una probabile frattura vertebrale. Il dottor Giancarlo Caroli reponsabile medico del circuito, ha pertanto deciso di trasferire immediatamente il pilota all'ospedale Maggiore di Bologna in elicottero. Joan Lascorz verrà ricoverato presso l'unità spinale della struttura bolognese".
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