Ed eccomi qua a commentare questo spazio a me riservato, con tanti ringraziamenti allo staff, dedicato a tutto quello che riguarda il mondo delle due ruote novità, il mondo delle corse, motogp, sbk, CIV.
Questo spazio è dedicato alle novità motociclistiche per il 2012 e proprio in questi giorni è in corso di svolgimento, in quel di Milano, la fiera delle due ruote più grande e più importante del mondo l'Eicma.
Tante le novità presentate la prima, e forse la più bella e importante, è la nuova superbike nata in casa Ducati la
1199 PANIGALE.
Il progetto è di derivazione pesantemente sportiva, sviluppato inserendo grossa parte dei segreti maturati nell’esperienza Superbike con la 1198.
Telaio monoscocca e motore Superquadro a L desmodronico, completamente riprogettato, che innalza la potenza di 25 cavalli rispetto al modello precedente, per un totale di 195 cavalli che si scatenano su un peso a vuoto di appena 164 kg. Un rapporto peso potenza raro sul mercato, per emozioni di guida da vera Superbike.
La Ducati 1199 Panigale uscirà sul mercato, nel 2012, in 3 versioni differenti, compresa una tricolore per celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia.
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Altra novità da Borgo Panigale è la
Streetfighter 848

La Streetfighter fa debuttare il Testastretta 11° in versione "piccola" andando ad allargare la gamma dei motori 11° di Ducati (Multistrada e Diavel). Il motore deriva ovviamente da quello della 848 Evo con però nuovi alberi a camme (con l'ormai famoso incrocio valvole di 11°) e ovviamente nuove tarature di elettronica. Il motivo di questa scelta è la ricerca di maggiore trattabilità ai bassi regimi e una guida più fluida lasciando per strada qualche cavallo. Mica poi tanti, comunque, perché quanto a cavalleria con i suoi 132 cv a 10.000 giri la Streetfighter è messa bene. E anche come coppia niente da dire: 9,5 kgm a 9.000 giri è un dato più da maxi che da media cilindrata. Anche perché alla fine pure il prezzo è da maxi: 12.592 € franco concessionario. Diciamo che l'aumento dell'IVA non aiuta, ma certo questo non è un prezzo popolare anche se finiture e dotazione tecnica della Streetfighter 848 (anche il controllo di trazione DTC regolabile su 8 livelli è di serie) sono da prima della classe.
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La MV Augusta dal canto suo non sta a guardare e mette sul mercato la nuova Brutale R1090 e la F3
Brutale R1090
La nuova Brutale è dotata di un motore performante quattro cilindri a valvole radiali da 1078 cc. Il propulsore di maggiore cilindrata mai prodotto da MV Agusta, un vulcano di potenza e coppia con i suoi 106 kW (144 cv) a 10.300 giri.
Il telaio è il collaudatissimo misto traliccio e alluminio si unisce a una forcella Marzocchi USD da 50 mm e a un monoammortizzatore Sachs che hanno una taratura dedicata per la Brutale R 1090 in grado di assecondare la guida più sportiva, anche in pista. Per questo Brutale R 1090 utilizza un pneumatico posteriore da 190/55 - ZR17 che assicura grip ottimale anche durante l’utilizzo estremo. Le nuove mappe per la gestione del motore arrivano direttamente dalla F4 e ottimizzano l’erogazione e anche il controllo di trazione dotato di 8 livelli specifici per questo nuovo modello.
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F3
La F3 è dotata di un motore da 675 cm3 la cui estetica richiama quella della sorella maggiore F4.Il design perde i quattro scarichi sotto alla coda per guadagnare un impianto dislocato interamente sotto al motore che esce lateralmente con tre piccoli terminali che mimano uno scarico libero.
La ciclistica segue i canoni tracciati dalla MV con la F4: il telaio è a traliccio di tubi d’acciaio e piastre laterali in alluminio. Le ridotte dimensioni del motore hanno reso possibile la realizzazione di una ciclistica molto moderna, con il perno forcellone avanzatissimo e un monobraccio molto lungo, per assicurare trazione e feeling. La forcella pluriregolabile è Marzocchi e il monoammortizzatore un Sachs anch’esso regolabile. L’impianto frenante anteriore si compone di una pompa radiale Nissin con dischi freno Brembo e pinze radiali fuse in due metà.
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Triumph propone la nuova
Speed triple 1050
Ridimensionata nelle misure e nei volumi la Speed riconferma il doppio gruppo ottico anteriore, elemento irrinunciabile per i fans della naked inglese, ma lascia sbalorditi per il nuovo "taglio" della coda (e che taglio!) con i doppi terminali alti che lasciano ben in vista il forcellone ed il cerchio a cinque razze. Telaio e forcellone sono entrambi in alluminio, con il primo che ha perso poco meno di un Kg di peso e ha guadagnato qualche cosa nell’inclinazione del cannotto (passa da 22,8° a 23,5°). New look invece per il monobraccio.
La forcella upside down con steli da 45 mm di diametro, regolabile nel precarico molla, nell’idraulica in estensione (stelo sinistro) e in compressione (stelo destro) e il mono posteriore anch’esso pluriregolabile, permettono un’ampia gamma di settaggi. Qualche cambiamento anche nell’impronta a terra, davanti troviamo un classico 120/70-ZR17, mentre dietro è stato abbandonato il “190” per un più agile 180/55-ZR17.
La bella strumentazione, dal disegno moderno e dalle dimensioni raccolte, fornisce un buon numero di informazioni. Contagiri analogico con led per il cambiomarcia un display per la visualizzazione del tachimetro, contachilometri totale e parziale.
La potenza arriva ora a 130 cv erogata ad un regime di 9.100 giri, mentre la coppia massima, incrementata dai precedenti 100 Nm fino ad arrivare a 105 Nm (10,7 Kgm) è raggiunta al medesimo regime di rotazione, 5.100 giri. Quanto costa godere di tutto ciò? 11.500 Euro, sacrificio monetario del tutto adeguato al prodotto e allineato (in alcuni casi “verso il basso”) alla concorrenza.
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Per gli amanti dell'enduro Triumph propone la nuova
Tiger 1050
La casa inglese svela anche la nuova Tiger 1050, che riceve leggeri aggiornamenti di tipo estetico rispetto i modelli precedenti. La prima novità che risalta sono le finiture in nero per i cerchi, novità grafiche sui fianchetti, pinze freno e le flange dei dischi adesso sono satinati a differenza dei precedenti che erano cromati. Il motore è un 3 cilindri di 1050cc con 115 Cv a 9400 giri e una coppia di 100 Nm a 6250 giri.
Il telaio in alluminio, la forcella rovesciata e il monoammortizzatore Showa , i cerchi sportivi da 17" con pneumatici da 120 all'anteriore e 180 al posteriore e pinze radiali Nissin garantiscono sicurezza, manovrabilità e tenuta di strada.
Ottima la posizione di guida ergonomica e la protezione dal vento.
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Honda mette sul mercato le nuove CBR 1000 RR fireblade e CROSS TOURER
CBR 1000RR FIREBLADE

La sportiva Honda riceve un leggero restyling frontale e alla carena. Inalterato il motore, mentre per la ciclistica arrivano le sospenzioni Showa BPF.La CBR1000RR è dotata di nuovi cerchi in alluminio pressofuso a 12 razze che garantiscono una rigidità più uniforme oltre ad offrire un look più sportivo e accattivante che impreziosisce la linea della moto.Telaio in alluminio con bilanciamento della rigidità ottimizzato. Il telaio in alluminio della CBR1000RR offre tutte le caratteristiche richieste a una struttura che deve supportare le altissime prestazioni di cui è capace questa superbike. La Fireblade ha sempre utilizzato motori a 4 cilindri in linea che combinano una poderosa erogazione, un peso ridotto e dimensioni compatte, tutti elementi richiesti per realizzare un telaio efficace e maneggevole. Il motore è progettato per raggiungere elevatissimi regimi, ha alesaggio di 76 mm e corsa di 55,1 mm – per una cilindrata totale di 999cm3 – con trattamento al nichel carburo di silicio(Ni-SiC) sulle pareti dei cilindri per ridurre gli attriti e garantire la massima affidabilità, anche nelle condizioni più estreme. Il peso ridotto delle parti interne del motore contribuisce alla complessiva riduzione di peso della moto e favorisce sia le prestazioni assolute sia le doti di agilità e maneggevolezza.
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CROSS TOURER
A distanza di un anno dalla sua presentazione come concept, Honda lancia la versione definitiva della sua adventure-bike, la nuovissima Crosstourer 1200, che tenta di portare l’assalto al segmento delle all-arounder, forte del suo motorone V4 di derivazione VFR, unico 4 cilindri all’interno della categoria.I tecnici Honda sono partiti dalla stessa base del Crossrunner, motore v4 1200cc e telaio doppio trave in alluminio “pivotless”, e vi hanno creano intorno un mezzo che abbina le caratteristiche delle tourer sportive a quelle di una off-road divora sterrati.
Per ottenere ciò, alla già citata e validissima base tecnica, si è lavorato a fondo sul comparto sospensioni, con forcella e mono posteriore dalla lunga escursione in grado di garantire stabilità e padronanza del mezzo sui terreni accidentati.
La posizione di guida offre la possibilità di tenere il busto eretto, sia al pilota cheal passeggero, con il fattore confort ulteriormente incrementato da un cupolino protettivo e da una sella ottimamente imbottita. La triangolazione pedane, sella, manubrio, dovrebbe garantire lunghi tragitti senza fastidiosi indolenzimenti.
Motore e trasmissioneIl motore del CrossTouerer è il notissimo V4 di 1237cc derivazione VFR, che garantisce ingombri trasversali ridotti pur essendo di grande cilindrata. Ha un angolo di 76° fra le due bancate e l’albero a gomiti con fasatura dei perni di 28° per eliminare le vibrazioni e rendere più pastosa l’erogazione di coppia e potenza. Inoltre, grazie a questa soluzione, è stato possibile eliminare il contralbero antivibrazioni riducendo così le perdite di potenza.
Nell’ottica di garantire sempre e comunque il miglior confort di guida possibile, la trasmissione di questo motore sfrutta il sistema Honda dual-clutch. Il meccanismo si basa su due frizioni coassiali: una per l’avviamento e la 1^, 3^ e 5^ marcia, l’altra per la 2^, 4^ e 6^ marcia. Preselezionando la marcia successiva tramite la frizione non in uso, il sistema è in grado di innestare elettronicamente, e in modo istantaneo, le marce garantendo un cambio di rapporto sempre rapido, fluido e senza interruzione dell’erogazione. Queste elementi rendono la guida piacevole in ogni situazione, e particolarmente confortevole quando si viaggia con il passeggero a bordo o a pieno carico.
Inoltre questo tipo di soluzione consente al pilota, agendo semplicemente su un pulsante al manubrio, di poter selezionare le tre diverse modalità di cambiata.
La modalità Manuale (MT) permette di cambiare marcia agendo sulle apposite palette, lasciando al pilota la scelta sul momento più opportuno per cambiare, proprio come avverrebbe su una moto con tradizionale cambio manuale. La modalità automatica (AT) è disponibile in due funzionalità. Drive (D) è ideale per le andature turistiche, per i percorsi cittadini o le percorrenze autostradali, e offre inoltre grande efficienza nell’uso del carburante, grazie anche al nuovo software di gestione in grado di riconoscere le condizioni di guida e impostare due differenti mappature del cambio marcia. In modalità Sport (S) il motore sale maggiormente di giri prima di cambiare, migliorando lo spunto, e in fase di rallentamento scala marcia con anticipo per un feeling tipico da sportiva.
Acceleratore “full ride by Wire” e controllo di trazione disinseribile a discrezione del pilota completano il pregevole quadro tecnico del CrossTourer. Il potente impianto frenante del Crosstourer con dischi di grosso diametro e pinze anteriori a 3 pistoncini prevede come equipaggiamento di serie il C-ABS Honda. Si tratta di un sistema di frenata che combina l’azione sul pedale del freno posteriore all’attivazione di parte dell’impianto anteriore, per rendere stabile e sicura la frenata a qualsiasi andatura. Unito all’antibloccaggio, che rileva il pattinamento delle ruote e riduce la pressione idraulica, scongiurando al meglio possibile gli spiacevoli imprevisti che si possono avere in frenata. Cerchi a raggi (che amplificano l’essenza off-road) e ruote di grande diametro promettono stabilità e sicurezza in ogni frangente di guida.
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Kawasaki presenta la nuova ZZR1400, la nuova ER-6F e la ER-6N.
ZZR1400
Di serie troviamo l’immancabile KTRC (Kawasaki TRaction Control) utilizzabile in 3 diverse modalità, per andare incontro ad ogni possibile condizione di guida, fornendo un ausilio indispensabile nelle situazioni precarie. Segue la stessa logica anche la centralina selezionabile su 2 diverse posizioni: Full power + Low power ( circa il 75% della massima).
Non mancano, poi, la frizione anti-saltellamento, l’efficacissimo contralbero di bilanciamento per eliminare le vibrazioni indesiderate e un comodo comando sul manubrio sinistro che permette di selezionare tutte le informazioni necessarie sulla strumentazione digitale, senza togliere la mano dalla manopola. Rinnovato il motore, di cui però ancora non si hanno caratteristiche, ma di certo non avrà il turbo. Rivista pure la ciclistica, con telaio e forcellone dai nuovi spessori e spospensioni più sportive.
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ER-6F
La ER-6F arriva al suo terzo restyling con una carena ridisegnata che, oltre al parabrezza regolabile, promette un'aereodinamica efficace e una migliore dissipazione del calore. Cambiate invece ciclistica e motore. Per quanto riguarda il motore gli ingegneri della verdona dichiarano di aver eliminato i precedenti difetti, con un motore da 650cc bicilindrico rinnovato per offrire maggiore accelerazione e forza ai medi regimi e migliorando l'erogazione. Tutta inedita la ciclistica con un telaio e forcellano entrambi con una nuova astruttura a doppio tubo parallelo.
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ER-6N
Ridisegnata in toto la ER-6N, si differenzia dalla sorella "F" per la mancanza di carene. Migliorano le prestazioni del bicilindrico in linea, ancora più briose, mentre il nuovo telaio perimetrale a doppio tubo in acciaio si fa ancora più snello e compatto per il massimo dell’agilità su strada. Arriva anche una nuova sella “confort” che consentirà lunghe percorrenze senza indolenzimenti.
Il look rinnovato della ER-6N 2012 amplifica ulteriormente l’aria da streetfighter cittadina pronta a scatenarsi nel week-end sui percorsi più eccitanti e pieni di curve. A caratterizzare stilisticamente la ER-6N si conferma ancora una volta l’ammortizzatore posteriore inclinato e disassato, mentre il forcellone posteriore è stato interamente ridisegnato.
Il tutto si arricchisce di una nuova strumentazione di più facile lettura, incrementata con ulteriori informazioni: l’autonomia, il consumo carburante (istantaneo e medio) e l’indicatore per la guida "in economia".
Il propulsore sarà bicilindrico frontemarcia, ha ricevuto dei ritocchi per eliminare i buchi di erogazione e offrire maggiore coppia ai medi e bassi regimi.
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Per gli amanti del cross Husqvarna presenta la sua nuova creatura dal nome molto colorito
Husqvarna Nuda
Nonostante il suo design minimalista, ogni pannello di Nuda contribuisce a definire il suo corpo atletico, conferendo una tensione dinamica che si estende per tutta la lunghezza della moto e finisce nella coda rastremata, emulando l’aerodinamica di una moto sportiva. Il telaio a traliccio in vista, l’elevata cura riposta nel tubo di scarico, la testa rossa dei cilindri preannunciano già le performance che la moto racchiude nel suo corpo mentre il fanale esclusivo, intento rivolge alla strada la sua espressione rabbiosa. Sportiva ma elegante, armoniosa ma risoluta, Nuda incarna l’espressione più raffinata dell’audace Italian styling.
Nuda 900R esibisce con orgoglio colori distintivi di Husqvarna, il rosso e il bianco, resi famosi dal successo in gara, mentre Nuda 900 mostra una livrea nera più elegante.
A spingere le Husqvarna Nuda 900 e Nuda 900R troviamo il collaudato bicilindrico in linea già “in forze” alla BMW F800R opportunamente rivisto dai tecnici della Casa italiana per interpretare al meglio lo spirito di questo nuovo modello.
Husqvarna ha incrementato la capacità del motore bicilindrico parallelo, raffreddato a liquido, da 798cc a 898cc mediante un alessagio di 84 mm, allargato di 2 mm e ha allungato la corsa di 5,4 mm rispetto al motore standard portandola a 81mm. Il rapporto di compressione è stato aumentato a 13,0:1 utilizzando una nuova guarnizione a tre strati per la testa del cilindro e gli alberi a camme, i pistoni e le bielle sono stati modificati per alloggiare un albero motore di nuovo design.
Queste alcune delle novità che sono state presentate al salone EICMA 2011, novità per tutti i gusti, dalle sportive carenate, alle naked, alle enduro. Bhe chi sarà la regina delle vendite? Celo diranno i dati di mercato intanto lecchiamoci i baffi.