Presentato il nuovo Piano Industriale FCA
Inviato: 07/05/2014, 23:33
Ieri l'AD di FCA Sergio Marchionne ha presentato il nuovo "Piano Industriale FCA 2015-2018" (curiosamente proprio 100 anni dopo la prima guerra mondiale).
Qui i punti salienti del piano, che prevede un forte sviluppo dei marchi premium Ferrari, Maserati, Alfa Romeo e Jeep, i quali rappresenteranno a regime il 40% della produzione di automobili del gruppo:
http://www.quattroruote.it/news/industr ... ruppo.html
In particolare, per quanto riguarda Alfa Romeo:
"Alfa Romeo.
Il momento più atteso è quello dell'Alfa e di Harald Wester, che cita la Ferrari, il suo amore per l'Alfa come quello di una mamma per un neonato. "Abbiamo il difficile compito di mantenere fedeltà a figure del calibro di Ascari, Nuvolari, Lauda". Ricorda la storia del marchio in Usa, iniziata nel 1911 con l'ingresso nelle competizioni sportive. Elenca i successi sulle piste. Purtroppo, riconosce Wester, "Il successo non si è mai trasferito alle finanze o alle vendite di prodotto. La situazione è addirittura peggiorata con l'arrivo della GM, e prima ancora della Nissan. Abbiamo diluito gli attributi del marchio negli ultimi decenni, anche se nello stesso tempo siamo riusciti a mantenere il filo con la storia con l'uscita di prodotti come Brera, 159, Spider. Dobbiamo ricominciare a ricostruire".
1) Motori innovativi;
2) Distribuzione perfetta 50-50 dei pesi;
3) Innovazione tecnologica; immagine di classe;
4) Performance;
5) Disegno distintivo e riconoscibile come italiano.
"Dobbiamo recuperare il terreno perso contro i i marchi tedeschi. Ci stiamo lavorando nei sotterranei dell'azienda. Chiamiamo i tecnici che stanno progettando il nostro futuro le 'puzzole', lavorano di nascosto, senza finestre, sottoterra. Sono 200 oggi, diventeranno 600 a fine 2015. Sono perfettamente indipendenti dal resto del gruppo".
Una curiosità: Wester ha insistentemente usato nome e logo - la puzzola - degli Skunk Works originali, vale a dire il reparto sperimentale della Lockheed Martin, dove hanno sviluppato la tecnologia stealth, i ricognitori d'altissima quota (U2 e Blackbird) e il decisamente meno glorioso F-35.
"Il risultato della loro opera - ha proseguito Wester - si comincerà a vedere a metà dell'anno prossimo. Compito finale: consegnare 8 nuovi prodotti entro il 2018. Auto e motori saranno rigidamente ed esclusivamente italiani. Tutta la produzione in Italia. Concentriamo le nostre idee sullo sviluppo di motori a benzina e diesel. Avremo un portfolio completo nel 2018 con motori a 4 e 6 cilindri, da 150 a 500 CV. Venderemo 400.000 vetture in quella data. Sappiamo che il compito è gravoso. Siamo di fronte a un reset completo. Ma abbiamo in mente qual è il punto d'arrivo: è l'Alfa Romeo". Occorreranno cinque miliardi di investimenti.
L'Alfa Romeo, dunque, sarà tutta italiana, dalla progettazione all'assemblaggio. Questa è la notizia che speravamo di sentire e che abbiamo in affetti appena ascoltato. Significativo è che a presentarla sia stato Harald Wester, che ora si sta riscaldando per tornare sul podio a parlare della sua Maserati."
Qui i punti salienti del piano, che prevede un forte sviluppo dei marchi premium Ferrari, Maserati, Alfa Romeo e Jeep, i quali rappresenteranno a regime il 40% della produzione di automobili del gruppo:
http://www.quattroruote.it/news/industr ... ruppo.html
In particolare, per quanto riguarda Alfa Romeo:
"Alfa Romeo.
Il momento più atteso è quello dell'Alfa e di Harald Wester, che cita la Ferrari, il suo amore per l'Alfa come quello di una mamma per un neonato. "Abbiamo il difficile compito di mantenere fedeltà a figure del calibro di Ascari, Nuvolari, Lauda". Ricorda la storia del marchio in Usa, iniziata nel 1911 con l'ingresso nelle competizioni sportive. Elenca i successi sulle piste. Purtroppo, riconosce Wester, "Il successo non si è mai trasferito alle finanze o alle vendite di prodotto. La situazione è addirittura peggiorata con l'arrivo della GM, e prima ancora della Nissan. Abbiamo diluito gli attributi del marchio negli ultimi decenni, anche se nello stesso tempo siamo riusciti a mantenere il filo con la storia con l'uscita di prodotti come Brera, 159, Spider. Dobbiamo ricominciare a ricostruire".
1) Motori innovativi;
2) Distribuzione perfetta 50-50 dei pesi;
3) Innovazione tecnologica; immagine di classe;
4) Performance;
5) Disegno distintivo e riconoscibile come italiano.
"Dobbiamo recuperare il terreno perso contro i i marchi tedeschi. Ci stiamo lavorando nei sotterranei dell'azienda. Chiamiamo i tecnici che stanno progettando il nostro futuro le 'puzzole', lavorano di nascosto, senza finestre, sottoterra. Sono 200 oggi, diventeranno 600 a fine 2015. Sono perfettamente indipendenti dal resto del gruppo".
Una curiosità: Wester ha insistentemente usato nome e logo - la puzzola - degli Skunk Works originali, vale a dire il reparto sperimentale della Lockheed Martin, dove hanno sviluppato la tecnologia stealth, i ricognitori d'altissima quota (U2 e Blackbird) e il decisamente meno glorioso F-35.
"Il risultato della loro opera - ha proseguito Wester - si comincerà a vedere a metà dell'anno prossimo. Compito finale: consegnare 8 nuovi prodotti entro il 2018. Auto e motori saranno rigidamente ed esclusivamente italiani. Tutta la produzione in Italia. Concentriamo le nostre idee sullo sviluppo di motori a benzina e diesel. Avremo un portfolio completo nel 2018 con motori a 4 e 6 cilindri, da 150 a 500 CV. Venderemo 400.000 vetture in quella data. Sappiamo che il compito è gravoso. Siamo di fronte a un reset completo. Ma abbiamo in mente qual è il punto d'arrivo: è l'Alfa Romeo". Occorreranno cinque miliardi di investimenti.
L'Alfa Romeo, dunque, sarà tutta italiana, dalla progettazione all'assemblaggio. Questa è la notizia che speravamo di sentire e che abbiamo in affetti appena ascoltato. Significativo è che a presentarla sia stato Harald Wester, che ora si sta riscaldando per tornare sul podio a parlare della sua Maserati."