
PRIMA DEL RITORNO IN BORSA? Il problema è che la Fiat ha un'opzione per salire al 51% solo dopo che la Chrysler avrà rimborsato i prestiti del governo americano e canadese che detengono rispettivamente il 9,2 e 2,3% dell'azionariato del gruppo americano. Un'opzione che Sergio Marchionne ha più volte detto di poter esercitare solo quando il gruppo Usa tornerà ad essere quotato sui mercati finanziari.
SI PUNTA AL 35%. Già ad inizio mese, quando la Fiat ha acquisito un ulteriore 5% delle partecipazioni in Chrysler, raggiungendo quota 25%, era emerso che il gruppo torinese potrebbe salire al 35% già nel corso del 2011, con il raggiungimento di altri due “target” prefissati con il governo americano per Chrysler. Il primo si riferisce all'aumento dei ricavi e delle vendite al di fuori dell'area NAFTA (Usa, Canada e Mexico). Il secondo riguarda la produzione negli Stati Uniti di un'auto basata su una piattaforma Fiat in grado di percorrere in media 40 miglia per gallone, l'equivalente di circa 17 km/l.
fonte: alvolante.it