Il 23 Maggio abbiamo avuto l’onore di essere presenti sulla pista ACI-VALLELUNGA DI LAINATE per provare in esclusiva la Giulia Quadrifoglio e le relative versioni diesel da 150 e 180 cv. Mamma Alfa ha infatti organizzato una giornata per i club Alfa Romeo italiani per testare la Giulia in pista e su strada, naturalmente il Sicily Alfa Clubcome unico club Siciliano era presente all’evento,  rappresentato dal Presidente Tony-gt e dal Resp. Sicilia Salvowhite, che hanno percorso ben 1500 km per portare i colori del club ad ARESE. Una trasferta Milanese durata 3 giorni, iniziata la domenica con una tappa obbligatoria al museo di Arese dove ci siamo emozionati nel rivivere la storia e l’evoluzione del biscione e dove siamo anche stati anche riconosciuti  e salutati dal responsabile delle vendite del MotorVillage di ARESE che notando la nostra maglietta ci ha invitati nel suo ufficio per mostrarci il suo computer portatile dove aveva attaccato  i nostri adesivi  del club.  Un gesto che ci ha emozionato perché nessuno di noi si sarebbe mai potuto immaginare di trovare a 1500 km di distanza i nostri colori.

Dopo la tappa domenicale del museo, lunedi abbiamo trascorso un’intera giornata  con le donne e gli uomini Alfa Romeo che hanno dato vita al progetto Giulia, Istruttori, piloti, docenti nelle aule che hanno illustrato tutti gli aspetti tecnici della nuova nata. Ma andiamo al sodo, perché non ho di certo intenzione di tediarvi con cose che già conoscete come ad esempio lo schema a Quadrilatero alto davanti e il multilink dietro, l’albero di trasmissione in carbonio, la ripartizione dei pesi 50:50, perché sono alcuni dei punti di forza che già conoscete, vi racconterò invece  le emozioni vissute alla guida della Giulia partendo dalla versione più potente.

 

La prova della Giulia Quadrifoglio

L’emozione è tanta, io e Salvowhite sembriamo due bimbi davanti al giocattolo tanto sognato, ci ritroviamo imbambolati, estasiati dal rombo e dalle linee stupende del corpo vettura. Dopo la prima parte teorica passata in aula con chi ha progettato e sviluppato la Giulia, siamo pronti per guidare la Giulia in versione quadrifoglio con il 2.9 cc v6 da 510 cv, progettato e sviluppato in collaborazione con i tecnici Ferrari. Appena si entra nell’abitacolo subito si viene avvolti dai sedili, la posizione di guida è da vera sportiva ma con un accesso molto agevole. Il selettore del cambio è molto preciso, la sua leva corta permette cambi rapidi con innesti precisi, sulla pista di Arese abbiamo avuto  modo solo di fare un rapido seconda/terza perché la Giulia raggiunge velocità allucinanti e la pista risulta veramente piccola.

 

L’impianto frenate è spettacolare, il servofreno elettrico offre una prontezza di frenata indescrivibile, con poco sforzo sul pedale riesce ad attaccarti alle cinture con una decelerazione impressionante, complice anche l’impianto carbon/ceramico. Il test in pista di soli 2 giri non permette purtroppo di capire le reali potenziali della Giulia Quadrifoglio ma  ho avuto la possibilità di effettuare un giro in modalità Normal ed uno in modalità Dinamic dove la doppietta in scalata mette i brividi facendoti sentire un vero pilota. Il motore non da l’impressione di essere un turbo, la prontezza ai bassi regimi è molto consistente portandoti velocemente alla marcia successiva con una spinta da sorriso stampato in stile ebete. Lo sterzo è molto preciso e sincero, con poco angolo ti permette di chiudere la curva tirandoti dentro per raggiungere subito il punto di corda, l’assetto non da segni di rollio e beccheggio e non si avvertono i classici coricamenti ma non è un assetto spacca schiena. Dopo i 2 giri da pilota abbiamo avuto la possibilità di capire le reali potenzialità della Giulia qv come passeggeri. Alla guida infatti sono saliti i collaudatori che hanno sviluppato la Giulia e li la musica è cambiata totalmente, curve affrontate a velocità impressionanti e staccate da urlo, sembrava di “montare un toro infuriato”.

 

 

La prova della 4c

Ma le emozioni in pista non sono finite, infatti prima di passare alla prova su strada della Giulia con i motori a gasolio, ci è stata data l’opportunità di guidare la più piccola ma altrettanto “incazzata” 4c. Due giri di pista come pilota della 4c e naturalmente uno da passeggero a fianco dei collaudatori hanno permesso di farci gustare anche questa piccola ma cattiva supersportiva. Differenze? Beh, i 510 cv della Giulia già dicono tutto solo guardandola,  danno emozioni pure da vera supercar con i suoi relativi confort, mentre i 250 cv della 4c trasmettono sensazioni in stile kart.

 

La prova su strada della Giulia 2.2 diesel

E’ il momento di rientrare nel pianeta terra e passare quindi alle versioni più umane della Giulia, quelle per noi comuni mortali, con motorizzazioni da 150 cv e da 180 cv. I 150 cv si difendono molto bene per via del peso contenuto della Giulia, ma a mio parere i 180 cv sono il mix vincente. Sia la 150 che la 180 cv offrono una buona coppia in basso, subito pronta a scattare con qualsiasi rapporto inserito, la 180 cv è più cattiva anche nella fase di allungo specialmente dopo i 3000 giri dove generalmente i motori della  concorrenza tendono a murare, qui invece la coppia è sempre corposa fino ai 4500. L’abitacolo è molto silenzioso, non si avvertono rumori esterni ne tantomeno dell’abitacolo. L’abitabilità posteriore è buona, solo il passeggero centrale deve fare i conti con il tunnel dell’albero di trasmissione che naturalmente occupa un po di spazio. Il feeling con lo sterzo invece è meraviglioso, da vera Alfa, molto pronto, reattivo e diretto, cosi come i freni.

 

La prova della Giulietta 1.6 mjet tct

La nostra prova su strada si è conclusa a bordo della Giulietta my2016 1.6 mjet 120cv con il cambio tct. Una prova che personalmente ho ritenuto  molto interessante, in quanto conosco molto bene il cambio tct che equipaggia la Mito turbo multiair ed ero curioso di capire come si sarebbe comportato accoppiato ad un propulsore diesel. La prova della Giulietta mi ha stupito, il 1.6 diesel rende molto bene con questo cambio, l’ho trovata ancora più divertente della variante con il cambio manuale, sempre più innamorato del cambio tct .

 

In conclusione posso solo dirvi che la Giulia ha tutte le carte per essere un’arma vincente, bellissima nelle sue forme in tutte le colorazioni e altrettanto stupenda nella guida su strada che consiglio a tutti di fare, approfittatene del porte aperte di questa domenica per fare una prova su strada perché vi innamorerete ancor di più di Giulia.

Un grazie a chi ha organizzato, in particolar modo a FCA Heritage, promotore dell’evento, nelle figure di Marco Fazio e Stefano Agazzi e di tutto lo staff FCA presente che hanno permesso la realizzazione di questo evento.

 

Concludo rubando una parte di commento scritta da Salvowhite che parafrasando il nuovo spot della Giulia ha scritto:

Non hai bisogno di un club che riceve inviti dalla casa madre…

Non hai bisogno di un club che fa eventi di qualità…

Non hai bisogno di un club che fa eventi in pista e prove di abilità..

No…

La soluzione più semplice sarebbe scegliere il solito club…tedesco

Non hai bisogno di questo club ed è esattamente per questo che lo vuoi!

We are Sicily Alfa Club

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